Cambiamento climatico, globalizzazione, rallentamento dell’economia mondiale ma anche le tensioni geopolitiche scoppiate a inizio anno. Sono questi i temi principali del 50esimo World Economic Forum di Davos, località sciistica sulle Alpi svizzere che ogni anno ospita capi di Stato, economisti ed esperti da tutto il mondo. Quest’anno sono attesi 53 capi di Stato e di governo e più di 600 conferenzieri. Nella quattro giorni che inizia martedì 21 gennaio, gli ospiti più attesi sono la giovane attivista svedese per l’ambiente Greta Thunberg e la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen ma anche il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e quella della Bce Christine Lagarde fino al segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. Per l’Italia ci saranno il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, che proveranno ad accreditare il governo giallorosa davanti ai leader stranieri e agli investitori internazionali.

Greta Thunberg durante una recente manifestazione a Losanna (EPA)

Primo tema in agenda: l’ambiente – Nonostante il tema dell’evento sia la riflessione sul sistema economico capitalista, tutta l’attenzione è rivolta all’ambiente e al cambiamento climatico, su cui il presidente degli Stati Uniti Trump ha più di qualche dubbio. L’ospite più atteso è sicuramente Greta Thunberg che ha ispirato i “Fridays for future” di mezzo mondo: per non inquinare, arriverà a piedi da Lanquart, comune svizzero di 8mila abitanti del Canton Grigioni, fino a Davos. Quaranta chilometri di camminata. La giovane attivista svedese, dopo il celebre discorso dello scorso anno, proverà a convincere i “negazionisti” del clima a passare dalla sua parte per far fronte comune a livello globale: «Chiediamo che i leader facciano la loro parte per porre fine a questa follia» ha scritto recentemente insieme ad altri attivisti per il clima. L’Unione Europea farà la sua parte con la presentazione del “Green Deal” da parte della presidente della Commissione Von der Leyen. Gli organizzatori del Wef 2020 hanno anche lanciato un appello invitando i relatori a usare voli di linea o il treno, con un rimborso parziale del viaggio. I quattro giorni saranno all’insegna del rispetto ambientale: materiali riciclabili, cibo a chilometro zero e vegetariano per il 70%.

Angela Merkel parla con i suoi colleghi durante la conferenza di Berlino sulla Libia (EPA)

Le tensioni geopolitiche – Tra i temi più importanti ci saranno sicuramente le tensioni geopolitiche scoppiate nuovamente a inizio anno, con il confronto tra Stati Uniti e Iran e i persistenti sconri in Libia. Dopo la conferenza di Berlino del fine settimana che ha raggiunto l’obiettivo di un fragile “cessate il fuoco”, Trump dialogherà con i suoi omologhi europei – in particolare la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Emmmanuel Macron e il premier Giuseppe Conte – per trovare una soluzione diplomatica tra Triplo e Bengasi (Vladimir Putin invece non ci sarà: non è presente dal 2009). Saranno presenti anche i presidenti di Iraq e Afghanistan per provare a dialogare con i propri colleghi sulle crisi in Medio-Oriente e sulla tensione, anche nucleare, con l’Iran.

“Capitalismo e liberismo politico” – Il 50esimo anniversario del forum è dedicato al capitalismo sostenibile: i panel si concentreranno sul ripensamento del sistema economico capitalista alla luce delle nuove sfide legate all’ambientalismo e della salvaguardia del pianeta. Quest’anno sarà presentato anche il “Manifesto 2020 di Davos” che, ricordando quello del 1973, si soffermerà proprio sul ripensamento delle modalità con cui si giudicano i governi sul tema dell’ambiente. Alcune iniziative concrete sono arrivate già alla vigilia del summit con il ceo di BlackRock, Larry Fink, che si è impegnato a ridurre gli investimenti in aziende che producono carbone oppure i nuovi investimenti in attività “green” per 50 miliardi da parte di Intesa Sanpaolo.

Curiosità di Davos – Tra le curiosità di Davos ci sono sicuramente le condizioni meteo sfavorevoli: ogni anno capi di stato e grandi investitori devono sopportare un freddo polare con punte fino a -17 gradi. Scelta colorata anche per i badge per partecipare all’evento: bianco per i capi di Stato, arancione per i giornalisti accreditati, verde per i portaborse e grigi per i partner dei politici. Poi c’è chi a Davos ci vive tutto l’anno: in questa settimana i prezzi di ristoranti e alberghi schizzano alle stelle. D’altronde la disponibilità di denaro, al World Economic Forum, non è mai stato un problema.