Niente più segreti per l’Agenzia delle Entrate. È stato varato martedì 26 marzo il decreto sull’Anagrafe tributaria che rende operativo il sistema previsto dal “Salva Italia”. Conti correnti, depositi, ma anche contratti derivati, fondi pensioni e acquisti di oro e preziosi.

Entro il prossimo 31 ottobre ci sarà l’obbligo per le banche, le Poste e tutte le società di gestione e intermediazione del risparmio di comunicare i dati su conti, movimenti e gli investimenti. Ma non solo: dovranno essere resi noti anche gli utilizzi delle carte di credito e le cassette di sicurezza.

La lotta all’evasione avrà così un nuovo strumento nelle sue mani. I primi dati, da inviare entro il 31 ottobre 2013, saranno relativi all’anno 2011. A marzo 2013 arriveranno quelli del 2012. Manca per il momento un indicazione sui controlli sui conti scudati che negli anni passati avevano approfittato della sanatoria per la regolarizzazione dell’esportazione illegale all’estero. Ma i tecnici assicurano che arriverà a breve.

Le nuove regole sono in linea con quanto indicato dall’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, dopo le polemiche sulla possibile violazione della privacy. L’Agenzia delle Entrate ha spiegato che con un provvedimento successivo verranno individuati i criteri per elaborare “liste specifiche di contribuenti a maggior rischio di evasione”, sui quali si concentreranno i controlli. Il Sole 24 Ore spiega che per il rispetto della privacy  “i dati saranno conservati entro i termini di decadenza dell’accertamento e quindi fino al 31 dicembre del sesto anno successivo a ogni anno d’imposta”. Dopo saranno cancellati in modo automatico.

Maria Elena Zanini