LLU Finansai Ministerija Rimkûnas Viceministras   Finansø viceministru pradëjo dirbti A. Rimkûnas. Gedimino Savickio (ELTA) nuotr. Vilnius, kovo 13 d. (ELTA). Treèiadiená finansø viceministro pareigas pradëjo eiti Algimantas Rimkûnas. Prieð tai jis dirbo Uþsienio reikalø ministerijos (URM) Jungtiniø Tautø, tarptautiniø organizacijø ir þmoniø teisiø departamento direktoriumi. rb

Algimantas Rimkunas, viceministro delle Finanze della Lituania

Il braccio di ferro tra le parti si è concluso nella notte. Da un lato i 28 Stati membri, dall’altro il Parlamento europeo. Oggetto del dibattito: la correzione del bilancio del 2013 e la pianificazione delle risorse comunitarie per il 2014.

Secondo l’accordo raggiunto, il budget dell’Unione Europea per il 2014 sarà di 135,5 miliardi di euro, che includono fondi extra per combattere la disoccupazione per i 19 milioni di giovani attualmente senza lavoro, con un taglio della spesa del 6% rispetto all’anno in corso.

“Sono lieto che siamo riusciti a raggiungere un accordo con il Parlamento europeo sul finanziamento di temi prioritari come crescita, occupazione, innovazione e aiuti umanitari”, ha detto Algimantas Rimkunas, viceministro delle Finanze della Lituania, che ha la presidenza di turno dell’Unione. L’incontro fiume, durato circa 17 ore, ha permesso di evitare il collasso, dato che la mancata chiusura dei due dossier non avrebbe permesso di procedere con l’approvazione del quadro finanziario pluriannuale dal 2014 al 2020.

I due terzi delle risorse messe a disposizione verranno impiegati in sussidi agli agricoltori europei e in investimenti come la costruzione di strade nei Paesi più poveri del blocco nell’Europa centrale e orientale. Accolta, poi, la proposta emendativa degli Stati membri che prevede l’assistenza ai paesi colpiti da alluvione la scorsa estate: le risorse saranno individuate fuori dal Fondo di Solidarietà, e dunque reperite dentro il bilancio generale. Stabiliti infine i tetti per gli aiuti umanitari a sostegno di Siria e dei rifugiati a Lampedusa.
E’ stato rinforzato il finanziamento per far fronte alle migrazioni” e quindi a favore di Frontex, dell’Ufficio europeo per l’asilo (Easo) e per Europol, come richiesto dall’Italia. Inoltre “sono stati inseriti 785 milioni di euro per aiuti umanitari a favore dei rifugiati siriani e di Lampedusa“, ha concluso Rimkunas.

E’ un’ottima notizia nel senso che ci voleva un accordo tra Parlamento, Consiglio e Commissione Ue, ha chiarito il viceministro degli Esteri Marta Dassu’, sottolineando come il bilancio europeo è modesto per come noi pensiamo che dovrebbe funzionare l’Unione europea”.
Obiettivo dell’Italia, che il prossimo anno avrà la presidenza dell’Unione europea, sarà quindi battersi per una battaglia più strategica, per più Europa e per un’Europa rivolta alla crescita. Certamente per fare tutto questo il bilancio è importante e per ora il bilancio è ancora troppo ridotto“, ha chiarito Dassù.

Silvia Morosi