Un aumento dello 0,6% che fa ben sperare. La Banca centrale europea nel suo bollettino mensile ha dichiarato che negli ultimi tre mesi c’è stata una crescita costante e diffusa in tutti i Paesi dell’eurozona e tra poco tempo ci sarà una forte espansione dell’economia europea che potrebbe portare a “una ripresa più rapida del previsto dell’attività economica e del commercio nel breve periodo”.
Il quantitative easing – L’Eurotower dà il merito di questa crescita agli effetti del quantitative easing, ovvero l’acquisto massiccio dei titoli di Stato dei Paesi dell’Eurozona o quelli delle banche, per immettere ancora più denaro nell’economia europea. Secondo la Bce, Questo “bazooka finanziario” (60 miliardi ogni mese) dal 2015 sta permettendo agli Stati di abbassare le tasse e alle banche di finanziare le imprese. Due fattori che hanno portato a un aumento della domanda interna e alla diminuzione degli interessi dei titoli di Stato. Insomma, grazie a questo “doping” gli Stati hanno più soldi per investire e abbassare le tasse e i consumatori spendono di più. Per continuare questa lieve crescita la Banca centrale europea ha deciso di rinnovare il Qe almeno fino al dicembre del 2017. Per la Bce diminuiscono i rischi di spinte deflazionistiche, o d’instabilità dei prezzi. In futuro l’unico rischio al ribasso potrebbe essere causato da tre fenomeni ancora in divenire: la conclusione della Brexit, le politiche protezioniste degli Stati Uniti, e le riforme cinesi all’insegna della liberalizzazione.
Italia ancora a rischio – Non solo buone notizie per i portafogli di imprese e consumatori, ma anche sul disavanzo generale dell’area euro che potrebbe diminuire nei prossimi due anni. La Bce raccomanda agli Stati di sfruttare questo momento di relativa tranquillità dei mercati per continuare a rispettare il Patto di Stabilità e fare tutte le riforme necessarie per risanare le loro finanze. Sopratutto per quei Paesi come l’Italia che hanno ancora un debito pubblico molto alto (+132%) e sarebbero i più vulnerabili in caso di futura instabilità dei mercati o di un rapido aumento dei tassi d’interesse. La Banca centrale ha rimproverato la Commissione europea per aver permesso troppe modifiche al Patto di stabilità e crescita, e per non aver forzato abbastanza gli Stati a rispettare i suoi vincoli. Per l’Eurotower non tutti i Paesi hanno fatto norme rigorose in materia di politica di bilancio e questo rischia di minare la credibilità dell’eurozona nel lungo periodo. Infine la Bce ha annunciato un nuovo servizio per gestire i pagamenti istantanei: a partire dal novembre 2018 Tips (target instant payment settlement), permetterà ai cittadini e alle imprese di trasferire denaro in tempo reale 365 giorni all’anno, 24 ore su 24.