La Banca Centrale Europea

La Bce prevede una graduale ripresa a metà 2013

Luci e ombre per l’economia dell’Eurozona. Lo scrive giovedì 14 marzo nel suo bollettino mensile la Banca Centrale Europea: “bisognerà attendere il secondo semestre di quest’anno per assistere a una graduale ripresa”.

La crescita del Prodotto interno lordo dei Paesi area euro sarà comunque inferiore alle stime precedenti effettuate dalla stessa Bce e sarà ancora negativa (tra -0,9 per cento e -0,1 per cento) nel 2013. Il segno più dovrebbe tornare invece nel 2014, con Pil in crescita tra lo 0 e il 2 per cento.

Fra novembre e inizio marzo “il clima nei mercati obbligazionari dell’area euro ha continuato a migliorare”, dice la Bce, con una vigorosa domanda per i titoli italiani e spagnoli, culminata nelle aste dei titoli di stato a breve scadenza del 12 marzo che hanno registrato il pieno in entrambi i Paesi. Ma nei mercati continuano a prevalere tensioni, fra le incertezze di alcuni Paesi e le “notizie negative su alcune banche in difficoltà.”

Nel suo bollettino la Bce individua nella disoccupazione giovanile la principale sfida per i governi europei: “Sono necessarie altre riforme dei mercati del lavoro e dei beni e servizi per creare nuove opportunità di occupazione”, promuovendo un’economia dinamica, flessibile e concorrenziale. Un altro campanello d’allarme è rappresentato dall’elevato livello del debito pubblico che in molte economie avanzate “ha raggiunto livelli raramente osservati in tempo di pace”, e potrebbe avere effetti avversi sulla crescita. “Una lenta o insufficiente attuazione delle riforme strutturali” – ammonisce la Bce – “potrebbe ritardare la ripresa economica”.

Francesco Loiacono