Attilio Befera, direttore dell'Agenzia delle entrate

Attilio Befera è il direttore dell’Agenzia delle entrate e anche il presidente di Equitalia

Per combattere l’evasione fiscale si può e si deve fare di più. Questo il senso dell’intervento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, nonché presidente di Equitalia, Attilio Befera. Durante un’audizione all’anagrafe tributaria, il principale problema individuato da Befera in materia di lotta all’evasione è quello delle banche dati che non dialogano tra di loro: “La lotta all’evasione che facciamo con i comuni ha una difficoltà pratica. Le banche dati dei comuni sono diverse concettualmente da quelle dell’anagrafe tributaria”. Una questione tecnica, all’apparenza di semplice risoluzione, che però costa allo Stato cifre enormi. L’idea di Befera per ovviare a questo stallo è chiara: “Se ci fosse viceversa un ‘allineamento’ potremmo essere molto più veloci”.

Per continuare e migliorare la lotta all’evasione Befera apprezza gli sforzi del governo sulla famosa “agenda digitale” e la ristrutturazione del sistema informativo della pubblica amministrazione. Azioni che però, secondo il direttore dell’Agenzia delle Entrate, dovrebbero avere come effetto un ripensamento profondo di Sogei, la società di IT (Information and Technology) del ministero dell’Economia che ha progettato e monitora il sistema informativo della fiscalità italiana: “Pare esserci un processo di progressivo accentramento delle Basi Dati , e delle relative piattaforme di sviluppo e gestione, verso la Sogei. Se così fosse, è evidente l’esigenza che ciò sia accompagnato da un consistente progetto industriale che riveda ruolo ed organizzazione della Sogei”.

Evasione televisiva. La televisione è spesso “accusata” di ridurre la capacità critica di chi la guarda e di assorbire totalmente lo spettatore. Ma, parlando di fisco, la Tv può anche essere oggetto, e non solo mezzo, di evasione. Il direttore dell’Agenzia delle Entrate Befera ha infatti dichiarato: “Il canone Rai non è un abbonamento. Dire ‘canone’, come se uno potesse decidere se abbonarsi o no, è concettualmente sbagliato. Si tratta di un tributo vero e proprio”. La proposta di Befera è di restituire totalmente la gestione della riscossione della tassa all’Agenzia da lui diretta: “In una revisione del sistema potrebbe essere interamente un compito dell’Agenzia delle Entrate”. Attualmente, infatti, la competenza spetta alla Rai tramite una convenzione con l’agenzia stessa. E il tasso di evasione è alto: 25 per cento. Uno su quattro il ‘canone’ – o, come suggerisce Befera, il ‘tributo’ Rai – non lo paga.

Federico Thoman