Quasi 380mila euro di debiti fiscali compensati con  crediti fittizi relativi ai bonus edili. Sono questi i lineamenti di una presunta truffa su cui indaga l’autorità giudiziaria di Rimini, Una delle tante, sostiengono magistrati e agenzia delle Entrate, legate agli incentini per l’edilizia nel dfopo-Covid, sui quali si è scatenato uno scontro tra i partiti che sostegnono iil governo. In particolare, viene attaccato (e difeso) il Superbonus, che consiste in una detrazione del 110% delle spese sostenute a partire dal 1 luglio 2020 per la realizzazione di  interventi di efficienza energetica, consolidamento statico, riduzione del rischio sismico degli edifici. La misura è stata finanziata anche attraverso i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Il caso di RiminiIl Sole 24 Ore di lunedì 14 febbraio ha raccontato la storia di un soggetto che doveva al Fisco 379.448 euro. Una somma che avrebbe tentato di compensare acquistando 3.7 milioni di euro di crediti falsi. Una presunta truffa su cui indaga la Guardia di finanza dell’Emilia Romagna. Il debitore avrebbe acquistato 3,7 milioni di euro di crediti falsi, pagandoli al 40% del valore nominale, per poi rivenderli a Poste Italiane al 98% del loro prezzo. In cambio secondo le Fiamme gialle avrebbe ottenuto «profitti ingentissimi senza praticamente alcuna attività particolare da parte sua». Tra il primo e il sette settembre lo stesso soggetto avrebbe compensato i suoi 380mila euro di debiti fiscali stando però attento a non chiedere più di 50mila euro per volta, per evitare di superare la soglia di rilevanza penale. 

Compensazioni fiscali – In altre presunte truffe, alcuni finti crediti sarebbero stati comprati e utilizzati per pagare debiti fiscali da cittadini in buona fede. L’Agenzia delle entrate stima che sia stata già ceduta una quota pari 4,4 miliardi di crediti fittizi – perché basati su lavori edili mai compiuti o sovrafatturati – rispetto a un totale di 38,4 miliardi in cessioni del credito. Cifre che hanno indotto il governo ad una stretta: nel decreto Sostegni-ter è stata inserita una norma per consentire una sola cessione del credito d’imposta. Una mossa che ha portato diversi istituti finanziari – tra cui la già citata Poste Italiane – a sospendere l’attività di compravendita dei crediti fiscali. Ma nel decreto Milleproroghe – che verrà approvato dal Parlamento prima del decreto Sostegni-ter –  la norma potrebbe essere rivista.

La frase di Franco – Il ministro dell’Economia Daniele Franco ha sottolineato in una conferenza stampa che «i bonus ‘finti’, ‘falsificati’ riguardano relativamente poco il 110%». Ma ha anche aggiunto: «Resta fondamentale evitare ulteriori truffe, che sono tra le più grandi che questa Repubblica abbia mai visto». Una frase che ha suscitato le reazioni del Movimento 5 Stelle a suo tempo principali sostenitori del provvedimento: il capogruppo alla Camera Davide Crippa ha chiesto a Franco di riferire in aula.

La Lega – Ci sono tensioni anche nella Lega. Il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti in un’intervista al Corriere della Sera ha dichiarato: «Ora droghiamo un settore (l’edilizia, ndr) in cui l’offerta di imprese e manodopera è limitata. Stiamo facendo salire i prezzi e contribuiamo all’inflazione». Un’affermazione che ha causato una rettifica del segretario leghista Matteo Salvini: «Giorgetti dice che non basta il Superbonus. Ovvio che non basta, però è fondamentale andare avanti sulla via del superbonus per aiutare gli italiani e un settore come l’edilizia».