Alle 12 di oggi 8 novembre scatta l’ora X per i centri termali, ma i bonus terme sono già sold out. Le richieste ricevute finora dalle strutture sono più di 500mila, e superano di gran lunga i 265mila voucher messi a disposizione con il finanziamento da 53 milioni varato dal Governo. Quindi, è certo che quasi la metà dei consumatori che ne hanno fatto richiesta rimarrà senza agevolazione. Massimo Caputi, presidente di Federterme, ha detto a La Repubblica che «il numero potrebbe essere gonfiato, perché sicuramente qualcuno avrà fatto richiesta in più siti termali e per più persone, non avendo capito che il bonus è personale ed una tantum».

Cos’è il bonus terme – Il bonus terme è uno sconto del 100% sui servizi termali istituito con decreto del Ministero dello Sviluppo economico il 1° luglio 2020. L’incentivo ha un valore massimo di 200 euro, è fruibile una sola volta in quanto non cumulabile e non cedibile a terzi, e ha una validità di 60 giorni dalla prenotazione in uno solo dei 186 enti termali italiani accreditati (visibili sul sito bonusterme.invitalia.it e in costante aggiornamento) e di 45 giorni dall’inizio dell’erogazione dei servizi. Il bonus può essere utilizzato per qualsiasi prestazione, dai massaggi rilassanti ai trattamenti sanitari termali, esami diagnostici e visite specialistiche. Anche se il beneficio dello sconto è svincolato dal reddito, non può essere impiegato in servizi termali già coperti dal servizio sanitario nazionale. Inoltre, se il cittadino spende meno del valore coperto dal voucher, la somma eccedente viene reimmessa nel fondo. Al contrario, in caso di spesa superiore a 200 euro, il cliente sarà tenuto a pagare la differenza.

Come richiederlo – Nonostante l’agevolazione coinvolga direttamente i cittadini, a differenza del bonus mobilità, non si innescherà nessuna battaglia all’ultimo click. Almeno non direttamente per il consumatore, che invece si deve limitare a effettuare la richiesta a uno dei centri convenzionati e aspettare la conferma. Gli enti termali, per accaparrarsi una fetta più grande possibile dei 53 milioni totali, dovranno infatti battere in velocità i concorrenti nel caricare le richieste ricevute fino ad oggi sul portale Invitalia.