È una partenza di successo quella dei Btp Valore, la nuova famiglia di titoli di Stato riservata ai piccoli risparmiatori. Nella prima ora del primo giorno di collocamento, lunedì 5 giugno, le richieste avevano già superato la soglia di un miliardo di euro, poi salite a due miliardi nell’ora successiva. L’emissione dovrebbe proseguire fino alle ore 13 di venerdì 9 giugno, ma il Ministero dell’Economia potrebbe decidere una chiusura anticipata già al termine della giornata di mercoledì. I vantaggi di questo titolo riguardano tanto gli investitori quanto il Tesoro: i primi sono attirati dai rendimenti elevati, il secondo spera di rendere il debito più sostenibile e ridurre le speculazioni.

Cos’è il Btp Valore – La nuova tipologia di titoli di Stato ha una durata di quattro anni e prevede cedole semestrali dal rendimento crescente, oltre a un premio di fedeltà alla scadenza. I tassi cedolari minimi fissati dal Ministero dell’Economia sono pari al 3,25% per i primi due anni, mentre saliranno al 4% per il terzo e il quarto anno. I rendimenti definitivi saranno comunicati al termine dell’emissione: in caso di modifica, questa potrà essere solo al rialzo. Il premio finale corrisponde allo 0,5% del capitale investito, una percentuale maggiore rispetto al passato (quando si fermava allo 0,08%). L’investimento minimo è di 1.000 euro, mentre non è previsto alcun tetto massimo. Con rendimenti così elevati, il Tesoro spera di conquistare i piccoli risparmiatori e aumentare la sostenibilità del debito pubblico: maggiore è la quota nelle mani dei compratori individuali, minore è la suscettibilità alla speculazione. L’intenzione iniziale era quella di restringere l’emissione ai soli compratori italiani, ma i vincoli comunitari hanno esteso questa possibilità a tutti i risparmiatori europei. Sono invece stati esclusi dal collocamento gli investitori istituzionali (fondi di investimento e compagnie assicurative), che avrebbero potuto rendere il prezzo dei Btp valore più volatile sul mercato secondario.

Vantaggi e rischi – Oltre ai rendimenti elevati, anche la tassazione dei Btp Valore risulta conveniente. Gli interessi derivanti da questa tipologia di titoli di Stato sono soggetti a una tassazione agevolata del 12,5%, contro il 26% degli altri strumenti finanziari. A questo si aggiungono l’esenzione dalle imposte di successione e l’assenza di commissioni bancarie per l’acquisto dell’emissione (che può essere effettuato attraverso la piattaforma elettronica MOT di Borsa Italiana, presso qualsiasi banca o ufficio postale e tramite le app di home banking abilitate al trading). Tuttavia, anche per i Btp Valore esistono dei rischi. Il primo è il possibile rialzo dei tassi di interesse: in caso di aumento, il valore dei titoli di Stato calerebbe. Il secondo rischio riguarda una possibile revisione al ribasso del rating sul debito italiano, che aumenterebbe la volatilità dello strumento. Infine, il Btp Valore non è indicizzato e quindi non sarà adeguato all’inflazione: questo non sarebbe un problema se fossero confermate le aspettative di discesa dei prezzi.