Mercoledì 9 aprile le borse americane hanno segnato il terzo più grande guadagno giornaliero dal dopoguerra. L’indice S&P500 è salito del 9.52%, il Nasdq del 12.2% (maggiore aumento dal 2001). Il motivo? Un annuncio. Il presidente Donald Trump ha voluto una pausa di 90 giorni ai dazi per tutti i Paesi (rimarrà solo l’enorme tariffa al 125% sulla Cina). Meno di sette giorni prima, un altro annuncio di Trump, quello che istituiva i dazi reciproci verso tutte le merci importate negli Usa, aveva prodotto il più grande crollo finanziario dalla pandemia del 2020 (e, per volumi scambiati, il più ampio di sempre). La natura e l’ampiezza dei movimenti fanno sì che, se qualcuno avesse avuto informazioni sulla tempistica e sul contenuto degli annunci, avrebbe potuto operare sul mercato realizzando enormi guadagni.

Conflitto d’interessi – Negli Stati Uniti la normativa federale sul possesso di titoli finanziari non è stringente come quella europea, e le famiglie di deputati e senatori possono avere partecipazioni azionarie in qualunque azienda. È noto il caso di Paul Pelosi, marito dell’ex speaker democratica alla Camera Nancy Pelosi, che ogni anno scambia titoli per milioni di dollari (rendicontati nelle dichiarazioni patrimoniali della moglie). E tra gli uomini che circondano il presidente, molti hanno avuto rapporti di primo livello con la finanza o li hanno tuttora.
È così per Elon Musk, uomo più ricco del mondo, Ceo di Tesla, SpaceX e consigliere di Trump per l’efficienza governativa, che ha visto crollare il valore azionario della sua società, per poi guadagnare il 24% in poche ore quando si è saputo della tregua sulle tariffe. Dopo il silenzio iniziale, Musk si era più volte espresso contro la politica dei dazi, sia durante il collegamento al congresso della Lega di Matteo Salvini, sia in commenti pubblici contro il consigliere per il Commercio Peter Navarro. Anche il segretario al Commercio Howard Lutnick può vantare legami diretti con i mercati visto che è stato Ceo e presidente di Cantor Fitzgerald, una grande società di servizi finanziari con molte posizioni al rialzo sulle obbligazioni (le uniche che hanno retto al crollo borsistico di questi giorni). C’è poi il caso del segretario al Tesoro Scott Bessent, socio del finanziere George Soros fino al 2000, insieme al quale sbancò la Banca d’Inghilterra scommettendo sul crollo della sterlina il 16 settembre 1992, il famoso “Mercoledì Nero“. Il guadagno dell’operazione fu di oltre 1 miliardo di dollari.

Equivoci e commenti – Durante questi confusi giorni, alcuni episodi hanno alimentato il sospetto di condizionamenti e indebite influenze sui corsi borsistici. Configurando forse il possibile reato di aggiotaggio, la manipolazione di prezzi di merci, titoli o strumenti finanziari per trarne un profitto personale. Il primo è la falsa notizia, uscita lunedì 7 aprile a mercati aperti, di un rinvio di 90 giorni dei dazi (poi rivelatosi vero) durante un’ intervista su Fox News con il consigliere economico della Casa Bianca Kevin Hassett. La dichiarazione, poco precisa, ha fatto rimbalzare gli indici del 7%. Poche ore dopo, è stata invece la smentita dall’amministrazione a farli di nuovo precipitare di 6 punti percentuali. Poi, martedì 8 è uscito il report di Bank of America sugli acquisti in massa di azioni (8 miliardi di dollari) effettuati dai clienti più facoltosi dell’istituto proprio durante i minimi di mercato. Infine è del 9 aprile, a 3 ore dalla notizia dell’effettiva retromarcia sulle tariffe, il post anticipatore di Trump sul social Truth: «Adesso è un momento grandioso per comprare». Nelle ore successive gli indici hanno avuto guadagni a doppia cifra.


Sulla correttezza di queste pratiche indagheranno (forse) Sec, Consob e le altre autorità di vigilanza sui mercati finanziari. Nel frattempo, gli investitori di tutto il mondo guardano all’esempio di Warren Buffet, il miliardario americano che ha sempre battuto gli indici, e sanno che: «non ha senso provare a capire dove andrà il mercato. Quello che conta è comprare azioni di aziende straordinarie quando il prezzo è equo».