Domani – 25 febbraio – al consiglio dei Ministri, i responsabili di Finanze e Sicurezza Energetica dovranno presentare la soluzione per finanziare il nuovo decreto legge destinato ad abbassare il caro-energia che pesa su famiglie e imprese. Un compito impegnativo per i tecnici dei due ministeri, dato che la spesa complessiva è stimata in circa tre miliardi. «Un provvedimento», commenta il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, «pensato per aiutare famiglie in difficoltà economica e imprese, con una particolare attenzione a quelle cosiddette energivore». Come spiegano le associazioni di categoria, le proiezioni per il 2025 non sono delle migliori. Si calcola una stangata di 2,6 miliardi per le imprese, come evidenzia Confesercenti, e di 500 euro annui per le famiglie. Arera – l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente – alla fine del 2024 aveva stimato che nel primo trimestre 2025 la bolletta elettrica per il ‘cliente tipo’ vulnerabile servito in Maggior Tutela sarebbe aumentata del 18,2%

Il decreto – Saranno tre i pilastri del provvedimento. Sostegni per i nuclei familiari più fragili con il potenziamento del bonus sociale, interventi a sostegno delle imprese e, infine, maggiori controlli e sanzioni sugli operatori che assorbono gli aiuti in bolletta con altre voci. Tra le varie misure ci sarebbe l’annullamento del differenziale tra il costo del gas sul mercato di riferimento europeo – indice Tft di Amsterdam – e quello sul mercato all’ingrosso italiano – indice Psv – una soluzione che consentirebbe un ribasso immediato delle bollette, anche di quelle dell’elettricità legate in parte all’andamento del prezzo del metano.

Le famiglie – Il sostegno è concesso per 12 mesi, su una sola fornitura per ogni tipo di servizio al cittadino o al nucleo con Isee non è superiore a 9.530 euro per famiglie con massimo 3 figli a carico. Il numero uno dell’Energia Gilberto Pichetto Fratin ha evidenziato che il governo sta «valutando una serie di norme per dare una mano ai fragili, vogliamo intervenire per far salire i limiti Isee a 15 mila euro». L’innalzamento permetterebbe a quasi 5 milioni di famiglie di accedere all’aiuto statale, con una spesa per l’erario pari a 1,3 miliardi di euro.

I fondi – Di quei tre miliardi, il governo punta a recuperare dalle tasse sulle emissioni Ets – Emission Trading Scheme – almeno 600 milioni. Su questo fronte, le imprese chiedono di attuare quanto già previsto nel 2020 con il decreto 47/06 che innalzava da 150 a 600 milioni il valore delle compensazioni per i costi indiretti Ets trasferiti sull’energia elettrica. L’orientamento del governo sarebbe quello di andare incontro alle richieste accorciando anche il ciclo di pagamento.