«Qualità, indipendenza e un linguaggio chiaro che aiuti a entrare nel complicato mondo dell’economia». Sono le caratteristiche del nuovo settimanale del Corriere della Sera, secondo il suo direttore Luciano Fontana. Si chiama L’Economia e ha debuttato in edicola lunedì 13 marzo. Prende il posto del supplemento del lunedì nato nel 1989 con il nome di CorrierEconomia e si propone di superarlo sotto tanti punti di vista.

Innovazione – «Urbano Cairo è un editore con tanta voglia di innovare su carta», ha detto Fontana nel corso della presentazione del settimanale che si è tenuta venerdì 10 al Palazzo della Borsa a Milano. «Avevamo già rafforzato la presenza dell’economia nelle pagine del giornale, ma questo progetto va oltre. L’Economia sarà un prodotto con una grafica chiara e aggressiva, in modo da catturare l’attenzione. Ma avrà anche dei contenuti finalmente originali, che diano qualcosa in più al lettore. E soprattutto sarà un prodotto di qualità, grazie al coinvolgimento delle grandi firme del Corriere e di altre nuove, ma anche indipendente. Perché vogliamo fare un’informazione economica slegata dal potere.»

Quattro macro-sezioni – Il vicedirettore Daniele Manca ha poi presentato la nuova divisione interna del settimanale. «Saranno quattro le grandi sezioni de L’Economia. Una prima dedicata alle inchieste, a personaggi e casi aziendali, ma anche a retroscena esclusivi. Contribuiranno le nostre firme illustri e anche editorialisti internazionali. La seconda grande area è invece dedicata all’innovazione, per raccontare le storie di chi fa qualcosa di nuovo nell’economia reale». «La terza sezione», ha proseguito Manca, «è dedicata alle imprese piccole e grandi e al vasto mondo delle professioni, mentre l’ultima non può che riguardare i fondamentali temi di finanza personale: strumenti di analisi e di valutazione per chi investe e risparmia». L’obiettivo de L’Economia del Corriere è di avvicinare all’argomento un pubblico sempre più ampio, per fornire a tutti gli elementi necessari a comprendere questioni che sono ormai centrali nella vita quotidiana di ogni cittadino, come sono quelle dell’economia.