Una nuova rivoluzione nelle tasse sulla casa. Che riguarderà 62 milioni di abitazioni. Con l’approvazione del Consiglio dei Ministri inizia il lungo processo della riforma del catasto. Per censire e rivalutare le case degli italiani serviranno cinque anni. Nella speranza che nel frattempo il mattone si riprenda: il mercato immobiliare resta in sofferenza e anche i mutui scendono del tre per cento.
Saranno 106 commissioni censuarie ad occuparsi concretamente della riforma. Attivate entro fine 2015, coordinate da Roma, avranno il compito di riformare gli estimi catastali. I nuovi parametri terranno conto dei metri quadri dell’abitazione (invece che del numero di vani), della localizzazione, della qualità e dello stato di conservazione. Le case cambieranno valore da un giorno all’altro e il tutto avrà conseguenze notevoli sulle tasse da pagare. Non a caso, i proprietari sono già preoccupati per i possibili rincari e anche per il rischio che ci sia un’ulteriore frenata nelle vendite immobiliari.
Le difficoltà del settore, del resto, continuano. E sono confermate dagli ultimi dati Bankitalia. I prezzi rimangono stabili, ma le vendite calano. Nel terzo trimestre del 2014, sono diminuiti gli agenti che hanno venduto almeno una casa – dal 68% al 64% – ed è calata anche la quota di acquisti finanziati con un mutuo, di tre punti percentuali. Emerge solo un dato positivo: tra gli addetti ai lavori c’è un sei per cento di pessimisti in meno.
Simone Gorla