Enrico-Giovannini

Il ministro del Lavoro Enrico Giovannini

Un po’ di soldi per le esigenze immediate si troveranno, pare, ma l’intero sistema ha bisogno di una messa a punto. Questo il senso dell’intervento del ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, a proposito dei rifinanziamenti per la Cassa integrazione in deroga. L’ex presidente dell’Istat l’ha detto molto chiaramente al Question time in Senato: «Stiamo esaminando le risorse disponibili a brevissimo termine, ma non si può rifinanziare la Cig senza rivisitarla». Il governo esaminerà a breve il decreto legge.

La Cassa integrazione in deroga interviene come proroga della Cassa integrazione straordinaria. “Chi mette i soldi” dipende dalla grandezza dell’azienda che ne fa richiesta. Se questa è piccola, è la Regione che si fa carico dell’intera copertura. Se invece l’azienda è presente in più regioni, è il Tesoro a erogare il 70 per cento della copertura, mentre del restante 30 per cento si occupa il Fondo regionale. In questo risiede la differenza più importante rispetto alle altre cig, ordinarie e straordinarie: che la deroga non viene finanziata con i contributi di lavoratori e imprese.

In questo quadro la «rivisitazione» dello strumento annunciata da Giovannini non potrà non corrispondere a «un monitoraggio molto più puntuale» dei soggetti che erogano fondi. «Per capire di cosa stiamo parlando», ha sintetizzato il ministro. Che per capirlo convocherà anche le parti sociali.

Lucia Maffei