L’azienda cinese Dalian Wanda, colosso orientale fondato nel 1988 da Wang Jianlin, ad oggi il quarto uomo più ricco della Cina, ha acquistato la Legendary Pictures, la casa di produzione hollywoodiana che ha creato Batman Begins (2005) e Superman Returns (2006).
«Legendary è, come suggerisce il suo nome, una leggenda», ha detto Wang annunciando l’acquisizione della compagnia cinematografica per 3,5 miliardi di dollari. La mossa è scaltra, dal momento che, come ha ricordato lo stesso Wang, «si è nel bel mezzo degli anni d’oro del cinema in Cina»: saranno proprio i prossimi 5 o 6 anni ad essere, ancora nelle parole del fondatore della Wanda, «un buon momento» per aumentare maggiormente la sua presenza nel settore.
Wanda, una delle aziende più importanti in Cina, ha iniziato a muovere i primi passi nel settore immobiliare: ad oggi possiede 125 palazzi, 100 grandi magazzini e 80 hotel. Molti altri edifici sono in costruzione. Wang ha poi fatto costruire anche il Wanda Xishuangbanna International Resort, uno dei resort più grandi e lussuosi al mondo, considerato quasi una città, con un ospedale, scuole, hotel di lusso, uno shopping district e un parco tematico. Ma negli ultimi tre anni la Dalian Wanda si è espansa molto anche nel cinema, nel turismo e nello sport: nel gennaio 2015 ha acquistato il 20% delle quote dell’Atlético Madrid, per 45 milioni di euro e, nello stesso periodo, ha comprato Infront, una società svizzera che gestisce contenuti sportivi e diritti tv per la Lega Calcio (italiana). Infront, poi, gestisce il marketing e gli sponsor di società come Milan, Lazio, Genoa, Sampdoria, Udinese, Cagliari, Palermo e Bari. Ancora nel 2015, Wanda ha acquisito per 650 milioni di dollari il marchio Ironman, una compagnia molto importante nel triathlon.
Nel settore dell’entertainment, invece, Dalian Wanda nel 2012 ha comprato l’americana Amc Theatres. Il costo? 2,6 miliardi di dollari. Ma Wang non si fermerà, come ha annunciato in occasione dell’acquisto della Legendary: «Forse acquisiremo una società più grande». E le mire sembrano indirizzate alla statunitense Mgm, produttrice tra gli altri della saga de Lo Hobbit.
Chiara Baldi