Francesco Starace, direttore generale dell'Enel

Francesco Starace, direttore generale dell’Enel

Stop alle bollette pazze. Arrivano i contatori intelligenti e la fibra ottica. Così Enel si rinnova e tende la mano ai suoi clienti. L’innovazione digitale e una maggior cura del “customer service” sono state le novità del piano strategico presentato dal Gruppo Enel ai mercati finanziari a Londra il 22 novembre. Due fattori che, permetterano alla strategia del colosso energetico non solo di accelerare la creazione di valore per gli azionisti, ma soprattutto di andare incontro ai propri utenti.

«All’inizio del 2015 abbiamo presentato la nostra strategia di trasformazione – ha dichiarato Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale dell’Enel – e lo scorso anno, in questo periodo, ne abbiamo aggiornato i contenuti prevedendo un raggiungimento accelerato dei relativi obiettivi. Da allora abbiamo superato le mete che ci eravamo posti e, con un anno di anticipo, possiamo adesso implementare ulteriormente la nostra strategia».

 

ARRIVA IL CONTATORE DIGITALE. La società ha deciso di investire 4,7 miliardi sulla digitalizzazione dei macchinari. I vecchi contatori magnetici verranno sostituiti da nuovi contatori digitali. La novità per l’utente è che da adesso potrà monitorare i suoi consumi praticamente in tempo reale. Niente più bollette pazze dunque: il “contatore intelligente” ci dirà come e quanto stiamo sprecando, senza più correre il rischio di ritrovarsi di fronte a brutte sorprese. Quest’innovazione tecnologica non è fine a se stessa. Enel rinnoverà i propri impianti e cercherà di semplificare la vita dei clienti.

Il cambio di operatore e le volture saranno facilitate e potranno avvenire nel corso del mese. Si potrà anche scegliere di pagare attraverso piani tariffari prepagati sottoscrivendo un abbonamento. Con i nuovi contatori, Enel fornirà anche la fibra ottica in modo da implementare la funzione della banda ultralarga.

Per il resto, si procederà secondo i parametri adottati fino a ora. Si continuerà dunque con la razionalizzazione della struttura in tutte le aree geografiche in cui è presente il gruppo, in particolar modo in Sud America, dove ha una parte rilevante dei suoi interessi.

RISPARMI PER CIRCA UN MILIARDO. «L’insieme di queste azioni – ha precisato il direttore generale di Enel – sosterrà la crescita degli utili e la generazione di cassa, da cui derivano la previsione di un incremento del dividendo e l’introduzione dell’eventualità di un programma di acquisto di azioni proprie, lasciando, al contempo, invariato lo slancio nella nostra traiettoria di crescita». La tattica di Enel è dunque chiara: si cercherà di risparmiare circa 1 miliardo di euro rispetto al 2016. L’introito sarà ricavato attraverso l’introduzione di un modello di business a minore intensità di capitale, chiamato “BSO” (Build, Sell and Operate): «Grazie a questo sistema – ha spiegato Starace – stiamo ottenendo degli ottimi risultati: ora Enel è dotata di un’organizzazione più focalizzata, efficiente e remunerativa». L’obiettivo di quest’operazione è quello di generare nel prossimo biennio un incremento cumulato per 1,6 miliardi del reddito dell’azienda, considerando solo la sua gestione operativa (Ebitida).Alla stessa maniera, si proseguirà con una politica che tenga in conto della gestione attiva del portafoglio: questo consentirà all’Enel di presentare all’Assemblea annuale degli azionisti del Gruppo l’attivazione di un programma di acquisto di azioni proprie fino a 2 miliardi di euro.
Così, dunque, gli azionisti vedranno nell’esercizio 2017 una crescita del 65% dei dividendi, fino ad arrivare al 70% sull’utile netto ordinario consolidato degli esercizi 2018 e 2019.