Sergio Marchionne, ad di Fca, con la nuova Panda

Sergio Marchionne, ad di Fca, con la nuova Panda

L’Europa sorride all’automobile made in Italy. Il gruppo Fca registra il terzo mese di crescita con una percentuale superiore a quella del mercato e festeggia undici mesi consecutivi con segno più nel continente. Rispetto allo scorso novembre, le immatricolazioni di macchine prodotte dalla società del Lingotto sono cresciute del 18,3%. Teste di serie: Panda e 500, che dominano nel segmento A, quello delle cosiddette minicars (o super-utilitarie). E ai consumatori piace viaggiare comodi, perché l’auto più scelta nel menù Fiat-Chrysler è la 500L.

In generale il mercato europeo si è ripreso: le vendite del 2015 hanno già superato quelle del 2014. I dati Efta – l’Associazione Europea di Libero Scambio – evidenziano ventisette mesi di segno più nelle vendite delle autovetture. A novembre, si registra un incremento del 13,7% rispetto all’anno scorso. Tra i Paesi trainanti anche l’Italia, con un +23.5%. Meglio di noi, solo la Spagna (+25,4%).

E Sergio Marchionne sta già organizzando il debutto di Ferrari a Piazza Affari. Dopo l’avvio della vendita di azioni a Wall Street il 21 ottobre, il Cavallino Rampante cavalcherà anche la Borsa di Milano a partire dal 4 gennaio. La quotazione, ricorda l’azienda, rientra nell’ambito di una serie di operazioni volte a realizzare la separazione tra Ferrari e l’attuale capogruppo Fca. E sembra che l’amministratore delegato stia programmando di allontanarsi dalla casa di auto da corsa anche in pista: «Stiamo pensando a far tornare l’Alfa Romeo in Formula 1. Penso che in un paio d’anni ce la possiamo fare». È dal 1988 che il Biscione manca dal mondiale di macchine da corsa. Difficile che la Ferrari abbandoni le gare mondiali di velocità. Più probabile che si trovi a fianco un nuovo avversario, che viene dalla sua stessa famiglia. E forse già si percepisce per chi tiferebbe Marchionne: «È incredibile come il marchio Alfa Romeo resti nel cuore della gente».

Michela Rovelli