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Da «Me ne frego» a «Via libera» nel giro di una settimana. Sono attese per domani le “pagelle” della Commissione Europea sulle leggi di stabilità degli Stati membri: secondo le indiscrezioni, anche la manovra italiana dovrebbe ricevere l’ok di Bruxelles. Non solo: per il quotidiano “La Repubblica”, la Commissione presenterà un documento che apre a politiche di bilancio più espansive per superare l’austerity. Novità che coincidono con il deciso cambio di rotta del Presidente Jean-Claude Juncker.

Lo scorso 7 novembre, le parole di Juncker avevano fatto pensare a una bocciatura della manovra italiana. Rispondendo alle critiche dei Paesi che chiedono più flessibilità, Juncker aveva detto:

epa05623935 European Commission President Jean- Claude Juncker takes his seat during the weekly EU Commission college meeting in Brussels, Belgium, 09 November 2016. Junkcer in a letter congratulated US businessman Republican Donald Trump who has won the US presidential election. Americans voted on Election Day to choose the 45th President of the United States of America to serve from 2017 through 2020. EPA/OLIVIER HOSLET

Il Presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker

«Se si vuole, si può dire che le politiche di austerità con questa Commissione stiano continuando come in precedenza, ma di fatto me ne frego». Una risposta piccata che sembrava indirizzata proprio al Primo ministro Matteo Renzi, molto critico verso i vincoli di bilancio imposti dalla Ue che non permetterebbero all’Italia di far fronte alle spese per migranti e terremoto. Ma nella mattinata di oggi, 15 novembre, un’altra frase di Juncker segna la svolta. In un’intervista alla radio belga Bel Rtl, il Presidente della Commissione ha affermato: «Non sono un fanatico dell’austerità cieca». Un segnale che, letto in controluce con le anticipazioni in arrivo da Bruxelles, fa pensare a un atteggiamento più morbido da parte della Commissione.

Che cosa è cambiato in questa settimana? Il ciclone Trump si è abbattuto anche sull’Europa, aprendo scenari di grande incertezza. Non a caso lo spread italiano è tornato a schizzare verso l’alto. Il 14 novembre ha toccato quota 183 punti, un livello che ormai non si vedeva da tempo. Ecco allora che Juncker si sarebbe convinto a dare un segnale all’Unione: via libera alle manovre, mentre il documento “Towards a positive fiscal stance for the euro area” si spingerebbe ad affermare che «per rinforzare la ripresa ed evitare la trappola della bassa crescita e bassa inflazione serve una politica di bilancio più espansiva».

La “pagella” italiana dovrebbe comunque contenere un monito: pur nel quadro di una valutazione favorevole, sembra che la Commissione parlerà di un generico risk of non-compliance, ovvero la possibilità che il bilancio non rispetti le regole. Per questo, solo a gennaio 2017 (ampiamente dopo il referendum) verrà inviato il giudizio definitivo.

Un fermo immagine mostra il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, durante la diretta Facebook #Matteorisponde, 9 novembre 2016. ANSA/ FACEBOOK MATTEO RENZI +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

9 novembre: Matteo Renzi risponde ai cittadini dal suo studio a Palazzo Chigi: sullo sfondo non c’è la bandiera dell’UE

Nel complesso, le notizie in arrivo da Bruxelles sono più che positive per il Governo, che negli ultimi giorni aveva assunto un atteggiamento ostile verso la Commissione Europea anche in vista del 4 dicembre. Secondo le rilevazioni “Ipsos” pubblicate dal “Corriere della Sera”, infatti, le critiche di Renzi all’Europa sono condivise anche dal 74% degli elettori di Forza Italia, e dal 61% degli elettori M5S. Sul fronte interno, invece, il percorso parlamentare della manovra registra un nuovo stop: dopo il rinvio del decreto fiscale in Commissione bilancio, si allungano i tempi per l’inizio della votazione degli emendamenti in aula. I partiti hanno proposto oltre 5000 modifiche, tra cui interventi relativi al ponte sullo Stretto, agli sgravi per i neo-assunti al sud e ai bonus per le mamme.