La notizia della possibile fusione tra Fca e Renault apre lo scenario di un nuova operazione per Exor, una delle principali società d’investimento europee controllata dalla famiglia Agnelli. In attesa degli sviluppi su questo fronte, ecco il panorama delle proprietà gestite dal gruppo presieduto da John Elkann.
Exor in Borsa – Exor è una società per azioni quotata nella Borsa Italiana, con un fatturato per il 2018 che si è attestato a 143,2 miliardi di dollari. Al 27 maggio 2019 la capitalizzazione di Exor è stimata a 14 miliardi di dollari e la notizia della possibile fusione ha fatto impennare le quotazioni a un +6,33% all’apertura della Borsa: il valore di un’azione Exor a oggi è pari a 60,04€. Dati che confermano la forza di un vero impero, quello della famiglia Agnelli, capace di spaziare dall’editoria allo sport, passando per il settore automobilistico e quello delle macchine per movimento terra.
Le proprietà nel mondo dei motori – La famiglia Agnelli detiene quasi la metà delle quote della Fca (42,11%), il gruppo automobilistico italo-americano fondato nel 2014 a cui fanno capo i marchi Fiat, Chrysler, Alfa Romeo, Lancia, Maserati, Fiat Professional, Abarth, Jeep, Dodge, e il 32,75% di quelle dell’azienda Ferrari, di cui Elkann riveste la carica di presidente dal 21 luglio 2018 dopo la morte di Sergio Marchionne. In questo settore Exor ha fatturato lo scorso anno 110,4 miliardi di dollari solamente da Fca, di cui quasi la metà è di diretta competenza della famiglia Agnelli.
Altro importante settore d’investimento nel mondo dei motori è quello che riguarda le macchine per movimento terra. A Exor fa infatti capo Cnh Industrial, il gruppo che possiede marchi come New Holland, Iveco, Steyr (nell’agricolura), Magirus (mezzi antincendio) e Case Construction (escavatori, dozer, pale, rulli).
Tra calcio ed editoria – Non solo il settore automobilistico, ma anche altre due proprietà di prestigio per la famiglia Agnelli. Il 63,77% della quote della Juventus, la squadra di calcio più titolata d’Italia, è infatti amministrato da Andrea Agnelli come referente del gruppo Exor.
Per quanto riguarda l’editoria, dal 2015 l’azienda con sede ad Amsterdam è diventato il principale azionista del The Economist, il settimanale d’informazione politico-economico edito a Londra, con il 43,4% delle quote societarie.