Non sempre a un nuovo record segue un festeggiamento. Non accade, per esempio, se il primato riguarda il debito pubblico italiano, che nel mese di marzo è aumentato di 17,11 miliardi di euro rispetto al mese precedente e di 79,6 miliardi rispetto a marzo 2012. Sono adesso 2.037,725 i miliardi che l’Italia deve a cittadini e imprese, nazionali e straniere.

Solo a gennaio il Paese aveva toccato quota 2.022,7 miliardi e anche allora fu il massimo storico. Un primato battuto dagli ultimi dati di marzo, diffusi in un rapporto della Banca d’Italia. Da via Nazionale spiegano che l’aumento «riflette principalmente il fabbisogno del mese di marzo (21,8 miliardi), elevato per fattori stagionali». In sostanza, lo Stato continua a mettere sul mercato buoni del Tesoro per far fronte alle sue spese e alla mancanza di liquidità nelle casse. Il debito continua così a crescere.

La situazione rappresenta un problema finanziario perché lo Stato continua a spendere per ripagare gli interessi sui titoli emessi. Il dato invece non è necessariamente preoccupante sul fronte degli obblighi europei. Tra i parametri osservati da Bruxelles c’è infatti non il debito di per sé, ma il rapporto tra debito e prodotto interno lordo.

Giulia Carrarini