Con il nuovo decreto energia approvato dal Consiglio dei Ministri salta il mercato tutelato di energia e gas, ovvero il regime di prezzi in cui le tariffe sono fissate trimestralmente dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambienti (Arera). La normativa prevede che il passaggio al mercato libero dovrà avvenire entro il 10 gennaio 2024 per il gas e il 1° aprile per l’energia elettrica. Prima di queste scadenze chi si trova in regime tutelato dovrà scegliere un contratto dal mercato libero, problema che riguarderà 4,5 milioni di famiglie italiane. C’è però una fascia di popolazione, quella dei clienti domestici vulnerabili, che anche dopo i termini potrà continuare ad accedere al servizio di maggior tutela.

Vincolo Pnrr – Lo stop alla proroga del regime tutelato è stato criticato dall’opposizione., ma ha creato attriti anche dentro la maggioranza. La segretaria del Pd Elly Schlein l’ha definita una «tassa Meloni» sulle bollette, mentre il segretario della Lega Matteo Salvini ha dichiarato di auspicare una nuova proroga che possa «rimediare a un errore che ci siamo ritrovati sul tavolo». Il passaggio al mercato libero, tuttavia, è una transizione a cui siamo vincolati da impegni presi con l’Unione Europea, perché inserito dal governo Draghi tra gli obiettivi da raggiungere per ottenere la terza rata del Pnrr, erogata lo scorso ottobre. A questo proposito un portavoce della Commissione ha dichiarato all’agenzia Ansa che «la graduale eliminazione dei prezzi regolamentati dell’energia elettrica è una pietra miliare che fa parte del più ampio pacchetto di leggi sulla concorrenza incluso nel Pnrr». Ma di fine del mercato tutelato in Italia si parlava già da prima del Pnrr, da quando nel 2017 il governo Gentiloni lo aveva fissato come obiettivo per il 2019. La scadenza, in seguito, è stata prorogata molte volte fino a entrare tra i requisiti per l’erogazione dei fondi del Pnrr.

Cosa fare – Per adattarsi alla nuova normativa serve prima di tutto capire sotto quale mercato si è al momento, libero o tutelato. Per farlo basta consultare l’ultima bolletta, che solitamente lo specifica nella prima pagina, sotto al logo del fornitore. Chi, trovandosi nel mercato tutelato, volesse passare a quello libero, dovrà scegliere una delle offerte di luce e gas tra quelle proposte dai diversi gestori, tutte consultabili e comparabili attraverso il portale messo a disposizione dall’Arera.

Bolletta, al punto 1 la dicitura della tipologia di mercato (Fonte: Switcho)

Transizione graduale – Una volta fissate al 10 gennaio e 1° aprile 2024 le scadenze per la fine del mercato tutelato, l’Arera ha previsto un Servizio di Tutela Graduale che durerà fino al 2027. Questo programma scatterà il 1° aprile per chi nei tre mesi precedenti non avrà ancora scelto un contratto con un fornitore del mercato libero. Nella tutela graduale, scrive l’Autorità di regolamentazione sul suo sito, «il prezzo pagato dai clienti finali dipende anche dal livello dei parametri offerti da ciascun esercente in ciascuna area territoriale di assegnazione del servizio».

Clienti vulnerabili – La fase di transizione al mercato libero prevede che alcune categorie di persone vulnerabili restino nel regime tutelato, il Servizio di Maggior Tutela. Si tratta di clienti domestici con le seguenti caratteristiche:

  • Over 75
  • Economicamente svantaggiati (per esempio percepiscono bonus)
  • In gravi condizioni di salute tali da richiedere l’utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall’energia elettrica (oppure presso i quali sono presenti persone in tali condizioni)
  • Soggetti con disabilità ai sensi dell’articolo 3 legge 104/92
  • Hanno un’utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi
  • Hanno un’utenza in un’isola minore non interconnessa

Chi, pur rispettando uno dei criteri di vulnerabilità, non è incluso nel regime di maggior tutela, può comunicarlo al proprio venditore.