In una delle prime scene de La grande bellezza, il protagonista Jep Gambardella (Toni Servillo) pronuncia l’ormai celebre frase “io non volevo solo partecipare alle feste, volevo avere il potere di farle fallire”. Sostituendo la parola “feste” con “criptovalute” otteniamo un tweet di Elon Musk: il miliardario sudafricano naturalizzato statunitense nell’ultimo anno ha praticamente fatto il bello e cattivo tempo con le monete virtuali, utilizzando i suoi account social per esprimere opinioni su Bitcoin et similia, il più delle volte influenzandone il prezzo. L’ultimo esempio è un tweet del 13 maggio, nel quale Musk ha annunciato che Tesla, la sua azienda leader del mercato delle auto elettriche, non accetterà più pagamenti in Bitcoin, giustificando la mossa con la preoccupazione per l’elevato consumo di combustibili fossili necessari al funzionamento della moneta. Risultato: in due ore il Bitcoin ha perso più del 20% del suo valore, passando da 54.700 a 45mila dollari a unità.

La passione per le criptovalute – Una sconfessione che ha stupito gli esperti, visto che soltanto tre mesi fa Tesla dichiarava di aver investito un miliardo e mezzo di dollari in Bitcoin (facendone salire il prezzo del 10%). Ma i 54 milioni di follower di Musk su Twitter conoscono bene l’interesse del magnate per le criptovalute (e la sua capacità di generare volatilità nei mercati): prima per Doge, valuta nata quasi per scherzo e che lui definì “la moneta del popolo” (+60%); poi ancora per il Bitcoin, che diventò per un breve periodo l’unica parola della sua bio nel social (+14%)

Un miliardario eccentrico – Le controverse uscite pubbliche di Elon Musk spesso confondono i suoi seguaci, che non riescono a districarsi tra le sue contraddizioni non prive di conseguenze. Nel 2018 aveva fatto un cinguettio a proposito del prezzo delle azioni di Tesla e sul valore a cui lui punterebbe. L’accusa di turbativa dei mercati dall’ente di vigilanza in Borsa statunitense non tardò ad arrivare e per chiudere la vicenda dovette pagare 40 milioni di dollari di patteggiamento. Nemmeno il coronavirus è riuscito a sfuggire agli strali del miliardario: a marzo 2020 mandò una mail ai suoi dipendenti invitandoli a continuare a lavorare normalmente, senza farsi prendere dallo “stupido panico da Covid-19”. Ma l’eccentrico ex uomo più ricco del mondo non smette di far parlare di sé anche fuori dalla bolla social. Impossibile non citare a proposito la nascita di X Æ A-12, il sesto figlio di Musk avuto con la cantante Grimes, il cui nome pare abbia una serie di significati si pronunci qualcosa come “ecsasheituelv”, oppure l’apparizione al Saturday Night Live dell’8 maggio, durante la quale ha dichiarato di avere la sindrome di Asperger: «Ho reinventato le auto elettriche e mando le persone su Marte in un razzo. Pensavate che sarei stato un tipo normale?».

Il sogno di Marte – Capitolo a parte è SpaceX, l’agenzia aerospaziale fondata da Musk nel 2002 allo scopo di permettere la colonizzazione di Marte: l’ultimo progetto dell’azienda, il veicolo di lancio completamente riutilizzabile Starship, il 6 maggio è atterrato con successo nella base in Texas al suo quinto tentativo, dopo che nei precedenti quattro si erano registrate impressionanti esplosioni che avevano distrutto i prototipi. Considerando il recente rifiuto del Bitcoin data la sua scarsa sostenibilità, ci si potrebbe chiedere quale effettivamente sia l’impatto ambientale dei razzi spaziali di SpaceX e quanto consumino, ma si sa: quando Elon Musk indica Marte noi comuni mortali guardiamo il dito.