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Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat, accanto alla nuova Panda

Spagna in testa, ma anche Regno Unito e Francia. Sono le nazioni dove Fiat registra i risultati di vendita migliori. Ma se i dati complessivi del Lingotto sono negativi, è a causa dell’Italia. È questo il commento del gruppo sui nuovi dati non certo rosei che riguardano il comparto.

A ottobre del 2013 la quota Fiat sul mercato dell’auto europeo è scesa del 4,5%, in calo rispetto al 4,8 dello stesso periodo del 2012. Nel corso dell’anno Fiat ha immatricolato 491 mila vetture, l’1,9% in meno rispetto all’anno scorso. Oggi circolano in Europa quasi 700 mila auto del gruppo. 500 e Panda sono in testa alle immatricolazioni. È il segmento A (le utilitarie) dove la casa automobilistica torinese ha maggior successo, in Europa costituiscono quasi il 30% delle vetture della stessa classe.

Dal Lingotto commentano in modo positivo i risultati, ma tengono a precisare: “Ancora una volta il risultato del gruppo Fiat è stato penalizzato dal risultato negativo in Italia”. Piazza Affari ha reagito in modo timido: per tutta la mattinata il titolo Fiat è rimasto debole. Il mercato dell’auto è in moderata ripresa in tutta Europa e, sebbene le vendite del gruppo siano aumentate a due cifre (+38%) in Spagna e del 9,8% in Francia, l’Italia è ancora il mercato di riferimento della casa automobilistica, dove la crisi economica non permette di agganciare la ripresa del settore.

Vincenzo Scagliarini