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Acque agitate in casa Fincantieri. Titolo nervoso questa mattina in Borsa a poche ore dalla riunione del consiglio di amministrazione. A scuotere l’equilibrio del mercato la notizia delle dimissioni del direttore generale. L’addio di Andrea Mangoni dal gruppo si è concretizzato ieri, lunedì 9 novembre, a meno di un anno dalla sua nomina, avvenuta a metà dello scorso febbraio. In mattinata avvio difficile a Piazza Affari per il gruppo guidato da Giuseppe Bono: il titolo cede il 2,4% a 0,47 euro. In giornata attesa l’approvazione dei conti del terzo trimestre che verranno presentati domani agli analisti in una conference call. Alla base delle dimissioni, secondo voci di corridoio, i probabili dissidi sul bilancio tra Mangoni e Bono, che assumerà le deleghe del direttore generale.

A meno di un anno dalla quotazione in borsa, la prima società privatizzata da Matteo Renzi sta attraversando una fase difficile e altalenante. Ieri nel pomeriggio il titolo era rimbalzato a +5,6% dopo il minimo storico a 0,4640 euro toccato venerdì 6 novembre. Oggi, come detto, il gruppo è di nuovo in flessione. Approdato a Piazza Affari nel luglio 2014 al prezzo di 0,78 euro ad azione, Fincantieri torna nell’occhio del ciclone. Dopo una perdita di 27 milioni nel primo trimestre, a metà ottobre è scattato l’allarme utili dalla controllata brasiliana Vard che con un profit warning ha alzato l’attenzione degli investitori e sono iniziate a circolare voci di una maxicapitalizzazione di 500 milioni. La nuova liquidità servirebbe a ridurre l’indebitamento e a finanziare il circolante, ovvero lo scarto tra attività e passività a breve, in vista di un aumento dell’operatività. Nell’ultima semestrale il gruppo di Trieste aveva annunciato di aver raggiunto un record storico negli ordini, pari a 16 miliardi, trainato dal trend positivo di ordini di navi da crociera. Il calo delle quotazioni del petrolio ha poi pesato sui conti del gruppo sul fronte dell’offshore, le produzioni legate alle piattaforme per l’estrazione di petrolio. Dal suo debutto a Piazza Affari, Fincantieri ha bruciato un quarto del suo valore. Attesa oggi per le decisioni del consiglio di amministrazione: l’ad Giuseppe Bono potrebbe proporre l’innesto di nuove risorse a soli 16 mesi dalla quotazione che ha portato 341 milioni nelle casse aziendali. 

Elisabetta Invernizzi
@bettainvernizzi