Sui fondi agli asili nido il governo Meloni è in ritardo. È quello che emerge dall’ultimo rapporto dell’Ufficio parlamentare di bilancio, l’Upb, sul Piano di ripresa e resilienza nelle parte dedicata alle scuole dell’infanzia. «Secondo il cronoprogramma finanziario a tutto il 2024 avrebbero dovuto essere spesi 1,7 miliardi delle risorse PNRR; ne risultano effettivamente utilizzati circa la metà (816,7 milioni)». Mettendo a rischio gli obiettivi per gli asili che il governo stesso aveva stabilito nei mesi scorsi. E non è l’unico ambito su cui sono stati riscontrati ritardi nell’attuazione del Piano, che stenta anche per quanto riguarda la rete ferroviaria e i treni.

Gli obiettivi – Nel documento dell’Upb sul «piano asili nido e scuole dell’infanzia» si spiega come l’obiettivo del governo italiano sia creare le condizioni per circa 150 mila posti in più negli asili nido entro la metà del 2026. Ma il ritardo dei lavori rischia di compromettere il risultato: «Permangono incertezze sul conseguimento dell’obiettivo sia in termini quantitativi sia temporali». E parliamo di un traguardo che era già stato modificato al ribasso dal governo nel negoziato con l’Unione europea. Nella versione iniziale del piano si prevedevano infatti oltre 260 mila posti in più negli asili. Nonostante questo forte ridimensionamento, i nuovi posti a rischio potrebbero essere «circa 17.400» sui 150 mila previsti.

I fondi stanziati – Finora è stato impiegato un quarto dei fondi complessivi del Pnrr a disposizione per asili e scuole per l’infanzia. Sui 3 miliardi e 240 milioni da spalmare tra il 2021 e il 2026, ne sono stati spesi circa 816 milioni. L’Upb ci dice inoltre che «la quasi totalità degli interventi avviati nel 2020 o nel 2021 sono in una fase esecutiva e solo circa il 3 per cento dei progetti è concluso».

Le opposizioni – Non sono mancate dure critiche al governo da parte del centrosinistra. Per il leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte, è inaccettabile «che per gli asili si sia speso solo il 25% dei fondi a disposizione». Secondo Ilenia Malavasi, deputata del Partito democratico, «il fallimento del governo sul piano asili nido previsto dal Pnrr assume proporzioni enormi. Resteranno – prosegue la parlamentare dem – ampie disuguaglianze e dislivelli tra servizi all’interno dei singoli territori, con le aree interne e i piccoli comuni particolarmente penalizzati».

Il punto sul Pnrr – I report della Corte dei conti sul 2024 valgono da fotografia sullo stato dell’arte. Fino allo scorso 30 settembre, il governo ha utilizzato il 30 per cento dei fondi complessivi del Pnrr, 57 miliardi e 700 milioni, «circa il 66% di quelle che erano programmate entro il 2024». Da un lato sono stati comunque raggiunti i 39 obiettivi d’investimento europei in scadenza al primo semestre 2024, con «un tasso di avanzamento del 43% nel percorso complessivo». Dall’altro lato risultano esserci ritardi su specifici ambiti, come quello legato alle opere sulla rete ferroviaria. Sui progetti avviati, la Corte dei conti spiega che, sempre al 30 settembre 2024, «circa il 20% dei progetti appare mostrare ritardi».