Vinitaly 2013

Gli italiani bevono "locale"

È nella botte vicina il vino più buono. Almeno secondo gli italiani. A dirlo è un’analisi della Coldiretti su dati relativi al 2012 pubblicata in occasione della chiusura della 47esima edizione del salone Vinitaly di Verona, la più importante fiera mondiale dedicata al vino. Secondo la ricerca in Italia c’è stato un vero e proprio boom per gli acquisti di vini autoctoni, con aumenti che variano dal 24 per cento per il Pecorino abruzzese fino al 10 per cento fatto segnare dalla Falanghina campana e dal Negroamaro salentino.

La kermesse internazionale del vino che si è chiusa mercoledì 10 aprile ha evidenziato un forte legame tra gli italiani e il vino del loro territorio di appartenenza. “Nel tempo della globalizzazione gli italiani – sottolinea la Coldiretti – bevono locale con il vino a km zero che è il preferito nelle scelte di acquisto in quasi tutte le realtà regionali, dal Piemonte dove la Barbera e il Dolcetto sono i più gettonati alla Toscana dove in tavola si versa soprattutto Chianti e Morellino fino alla Sicilia con il Nero d’Avola e l’Alcamo in testa”.

Alla base della tendenza sempre più forte di preferire vini locali c’è, forse, anche una maggiore attenzione dei cittadini al sostegno dell’economia dei propri territori, minacciati dalla crisi. Questo, unito al forte legame che ogni vino ha con la zona di produzione e alle abitudini di consumo hanno fatto sì che, come spiega l’analisi dell’organizzazione agricola, le bottiglie più richieste siano state quelle prodotte a livello regionale, da Sud al Centro fino al Nord del Paese.

Francesco Loiacono