epa04612772 Participants pose for a family photo during the G20 meeting of finance ministers and central bank governors at the Finance Ministry in Istanbul, Turkey, 10 February 2015.  EPA/SEDAT SUNALa Grecia è al centro dei lavori del G20 in corso in Turchia martedì 10 febbraio. I ministri delle Finanze e i governatori delle banche centrali non possono non guardare a ciò che accadrà il giorno dopo a Bruxelles. L’Eurogruppo sarà chiamato a decidere sulle proposte di risanamento del governo greco. Mentre la trasformazione dei titoli di stato in obbligazioni perpetue è stata già respinta dalla Bce, si discuterà sull’indicizzazione del rimborso del debito greco al Pil. Nel comunicato finale del G20, pubblicato alla vigilia dell’inizio dei lavori, non c’è accenno alla vicenda greca, ma pare che l’argomento abbia monopolizzato i colloqui informali. L’eventuale “Grexit”, l’uscita della Grecia dall’euro, spaventa le banche, soprattutto perché potrebbe creare un precedente.

Ma il G20 valuterà anche l’andamento della crescita globale. Il Fondo monetario internazionale ha diffuso le stime sulla crescita: 3,5% quest’anno, 3,7% per il 2016 . Anche i numeri sul Pil sono incoraggianti. In esame anche l’effetto del quantitative easing e del calo del prezzo del petrolio sulla produzione. I numeri positivi spazzano via in parte i timori di stagnazione per l’Unione europea, aggravata dalla crisi greca. Da Istanbul arriva l’invito a una flessibilità nella politica di finanziamenti. Il riferimento è alla richiesta greca di un prestito ponte per superare questo momento di difficoltà.

I rappresentanti italiani a Istanbul sono il ministro Pier Carlo Padoan e il governatore Ignazio Visco. Il titolare dell’Economia italiano ha incontrato anche il ministro greco Yanis Varoufakis con il quale ha avuto uno scambio di battute nel fine settimana. Il rappresentante del governo Tsipras aveva accusato l’Italia di esssere troppo soggetta alle decisioni della Germania. «L’obiettivo dell’Eurogruppo è trovare una soluzione alla questione greca», con queste parole Padoan ha smorzato la polemica con Varoufakis.

Lara Martino