Un termine scaduto e uno imminente. La Grecia continua a discutere, trattare e negoziare. Il 12 maggio avrebbe dovuto restituire al Fondo Monetario Internazionale una tranche da 750 milioni di euro: lo ha fatto, ma ricorrendo a un prelievo di 100 milioni da un conto di emergenza aperto presso lo stesso fondo. Atene ha prelevato dall’Fmi per ripagare l’Fmi. La Grecia è tornata in recessione, il Pil segna -0,2% nel primo trimestre dopo il -0,4% dei tre mesi precedenti, e i conti pubblici sono sotto pressione. I creditori vorrebbero tagli per tre miliardi di euro entro la fine dell’anno. Rimangono circa due settimane per evitare il default ottenendo gli aiuti dell’Eurogruppo.
Non far arrabbiare l’Europa quindi, ma neanche i cittadini greci che hanno votato Alexis Tsipras. Giovedì 14 a Bruxelles riprendono i colloqui tra la Grecia e l’Eurogruppo e nella serata tra il 13 e il 14 maggio ad Atene c’è stato un consiglio dei ministri durato fino a notte fonda. Secondo la stampa ateniese il governo ha discusso della strategia da utilizzare con i creditori e delle misure, incluse le riforme, che potrebbero contribuire al raggiungimento di un accordo.«La Grecia ha raggiunto un’intesa su gran parte dei punti in discussione con con i creditori internazionali. Non puntiamo a un haircut del debito, ma a ridisegnarlo, ha detto il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis al termine della riunione di governo. Non tagliare quindi, ma ridisegnare.
Per tornare a respirare, la Grecia propone di allungare le scadenze dei titoli di Stato in mano alla Bce (Banca Centrale Europea). Varoufakis, scrive Bloomberg, pensa di convertire i 27 miliardi di euro di bond greci con il Smp (Securities Market Programme), in bond con scadenze più lunghe. Con il supporto del Fondo Esm, il cosiddetto salva-stati, si vorrebbero includere anche i 7 miliardi di titoli in scadenza in estate. «In un modo o nell’altro – ha detto il ministro – tra luglio e agosto il Tesoro dovrà chiedere in prestito ai suoi partner 6,7 miliardi per ripagare i bond in scadenza del programma Smp. Il rimborso dovrà essere essere rinviato a un futuro lontano. Questo è chiaro».
L’intesa con i creditori non è raggiunta, ha aggiunto Varoufakis, ma tra i punti condivisi c’è la consapevolezza che il sistema previdenziale è insostenibile e che senza riforme il Paese andrà a fondo. La Grecia mira a chiudere la trattativa entro fine maggio. Ma per ottenere la prossima tranche di aiuti non firmerà nessun accordo che preveda impegni e riforme che non può mantenere.
Nonostante il ministro greco non abbia parlato di tagliare ma di ridiscutere i termini, le reazioni della stampa non sono mancate. Varoufakis ha replicato con un secco tweet: «Ho parlato di un possibile rimborso mediato dall’Esm del Smp della Bce e alcuni giornalisti hanno scritto che ho annunciato…mancato pagamento. Sorprendente propaganda!».
I spoke of a possible ESM-mediated repayment of ECB's SMP GGBs and some journos report I announced….nonpayment. Astonishing propaganda!
— Yanis Varoufakis (@yanisvaroufakis) May 14, 2015
Federica Scutari