La parola d’ordine è rivendere. Comprare prima che ci sia il tutto esaurito e poi offrire i biglietti migliori. Così funziona il mercato secondario su concerti ed eventi sportivi. E così Ticketbis, il principale portale di questo tipo, ha costruito un piccolo impero, con un fatturato di 54 milioni di euro nel 2014. Per l’azienda, nata a Bilbao cinque anni fa, i mercati di riferimento sono la Spagna, il Regno Unito e il Messico, ma l’Italia rappresenta già il terzo mercato in Europa.

Non è un successo isolato. Il mercato secondario dei biglietti non è mai stato così vivo, complice la diffusione di Internet e degli smartphone. Siti come Viagogo e Atlanticket rappresentano una piazza di vendita parallela a quella autorizzata, che offre ingressi per ogni genere di manifestazione, spesso a un prezzo maggiorato. Grazie a questi portali è infatti possibile acquistare i biglietti da “fan a fan”, come si usa in gergo. Una pratica particolarmente diffusa in caso di eventi sold out.

Ecco allora comparire ingressi per la Champions League, per la Serie A e per i maggiori appuntamenti sportivi come: Wimbledon, Roland Garros, Six Nations, Usa Superbowl e Formula 1. Un vero danno per i canali di vendita tradizionali se si pensa che per i biglietti della pista di Termas de Rio Hondo, durante il Moto GP 2014, le ri-vendite sono state dell’83 per cento.

Non si salva nemmeno il settore spettacoli dove, mentre Ticketbis festeggia l’anno di successi, segnato dall’apertura di nuovi uffici in Asia, dall’aumento di personale (oltre 300 impiegati) e da un giro di finanziamenti sopra i 5 milioni di euro, storcono il naso le società che organizzano eventi. In Italia F&P Group, che cura i concerti di Elisa, Antonello Venditti e Zucchero, ha preso una posizione ufficiale. Con un messaggio sul proprio sito: «F&P Group invita lo Spettatore a non acquistare biglietti fuori dai circuiti di vendita autorizzati, per evitare l’elevato rischio di incorrere in prezzi maggiorati, biglietti falsi e non validi e per evitare di alimentare questa annosa piaga che crea un grosso disagio al pubblico e alla musica dal vivo».

Ma la guerra dei biglietti non sembra destinata a esaurirsi presto. Nei primi mesi del 2015, Ticketbis ha visto crescere i propri utenti fino a 22 milioni, con un traffico da cellulare e tablet equivalente al 45 per cento del totale. È questo l’obiettivo principale dell’azienda, secondo le parole del CEO Jon Uriarte: «Il miglioramento della versione mobile del sito affinché sia intuitivo, con alta usabilità e in grado di aumentare il numero di conversioni da dispositivi mobili».

Diana Francesca Cavalcoli

Ticketi bis