Per il Financial Times il discorso di Enrico Letta segna la fine dell’austerity italiana: “il nuovo premier rompe con il suo predecessore e cancella un aumento delle tasse equivalente a 6 miliardi di euro”. Titola così il giornale della City e i mercati sembrano dare credito alle speranze di crescita del Paese, non preoccupandosi della fine del rigore.
Piazza Affari apre in rialzo con il Ftse Mib positivo dello 0,56% trainato dai titoli bancari, in primis: Bpm, Ubi Banca e Mps (tutti in crescita di più di un punto). Repentino, però, il cambio di rotta per l’indice italiano, che poco dopo l’apertura segna già un calo dello 0,7%, con Lottomatica e Pirelli che perdono più di due punti percentuali.
Borsa altalenante quindi, ma in linea con l’andamento incerto dei mercati europei. Buone notizie, invece, dal fronte spread tra Btp e Bund che continua a muoversi sotto i 270 punti con un tasso di rendimento del 3,9% sui titoli decennali.
Maria Chiara Furlò