Il fallimento di Ftx, una delle più importanti piattaforme di trading digitale, potrebbe trascinare con sé il mondo delle criptovalute, un po’ come la banca di investimento Lehman Brothers fece con i mercati internazionali nel 2008. Le criptovalute sono in crisi da inizio anno, il loro futuro tra sfiducia internazionale e scandali come quello di Ftx è incerto.

Cosa è successo – Il caso di Ftx, quarta piattaforma per importanza di trading di criptovalute, si potrebbe ridurre al più classico dello “schema Ponzi”. La truffa, che prende il nome dall’italiano Charles Ponzi, emigrato negli Stati Uniti a inizio ‘900, consiste nel promettere ai propri investitori cospicui guadagni che però provengono dai soldi dei nuovi sottoscrittori. Un sistema che si autoalimenta di sé stesso e che è destinato a non durare nel tempo. Infatti, prima o poi il sistema si blocca poiché i soldi dei nuovi investitori non bastano più a ripagare l’intero meccanismo.

Il trentenne Samuel Bankman-Fried, fondatore di Ftx, avrebbe costruito un sistema analogo. Laureato al Massachusetts Institute of Technology in matematica, ora ha un patrimonio stimato di 23 miliardi di dollari. Bankman-Fried ha dichiarato la bancarotta di Ftx lo scorso venerdì 11 novembre dopo che la rivale cinese Binance ha annunciato che non avrebbe soccorso il partner americano. Secondo le ricostruzioni, il fondatore di Ftx avrebbe usato i soldi dei suoi investitori per finanziare il trading nella moneta digitale da lui stesso inventata, la FFT, in netta crisi. Come garanzia avrebbe posto il valore delle FFT che però è crollato, innescando la reazione a catena che ha condotto al fallimento la piattaforma Ftx.

Tendenza annuale – Il colpo assestato al mercato delle criptovalute potrebbe essere fatale. Già da inizio anno il valore delle principali criptomonete è crollato: un Bitcoin è passato dal valore di 42mila euro a gennaio a poco più di 16mila euro nella giornata del 14 novembre; Ethereum da 3mila euro a poco più di mille; Binance coin da 474 euro a 267 euro. Solo un anno fa il valore complessivo dell’intero mercato cripto si attestava a circa 3mila miliardi di dollari, mentre oggi il suo valore si assesta a poco più di mille.

Il rischio come nel 2008 – La bancarotta di Ftx ha sconvolto l’intero sistema delle criptovalute che si regge autonomamente, senza alcun ente regolatore come una banca centrale che, in caso di crisi, può intervenire per salvare un istituto di credito e i suoi correntisti. Ma ci sono anche casi opposti: nel 2008 la Federal Reserve decise di non salvare la Lehman Brothers dal fallimento e ciò innescò la crisi che colpì l’intero mercato internazionale.

Changpeng Zhao, fondatore di Binance, ha avvertito di un possibile effetto domino ma in un ultimo tweet ha rilanciato l’esperienza delle criptovalute:«Crypto is not going away. We are still here. Let’s rebuild» (Le Crypto non andranno via. Siamo ancora qui. Ripartiamo insieme).