Il futuro dell’industria automobilistica in Europa, secondo il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, è drammatico. Al Consiglio Ue sulla competitività, organo che riunisce i ministri competenti dei paesi membri in base al tema da affrontare, Urso ha parlato della «rinuncia a realizzare in Europa le gigafactory». Le gigafactory sono i grandi impianti che dovrebbero aumentare la produzione europea di batterie per le auto elettriche. Uno di questi centri dovrebbe aprire a Termoli, in Molise, sulla base di un accordo tra Stellantis e il governo italiano che però non sembra procedere bene. Anche Volkswagen nell’ultimo anno ha rinunciato alla realizzazione di una grande gigafactory di batterie per tutto il centro Europa in Repubblica Ceca.
«In corso una tempesta perfetta, si rinuncia alla via dell’elettrico e nel contempo si chiudono gli stabilimenti endotermici per non pagare le penali. Dobbiamo agire subito» ha aggiunto Urso. La possibile chiusura in parallelo di molti stabilimenti per auto termiche avrebbe infatti a che fare, secondo il ministro, sia con la crisi del settore sia con le penali previste dai regolamenti Ue: sanzioni che colpirebbero le aziende nel caso in cui non rivedano al rialzo i propri target di vendita di auto elettriche per i prossimi anni.