Il dato più basso dall’inizio della crisi. Il “record” riguarda il numero di ore cassa integrazione autorizzate negli ultimi otto anni. Fino a oggi avevano sempre superato i 900 milioni, arrivando anche a un miliardo. Nel 2015 si sono fermate a 677 milioni circa, 35,6 per cento in meno del 2014. Le ultime stime pubblicate dall’Inps, l’Istituto nazionale di previdenza sociale presieduto da Tito Boeri, farebbero pensare quindi a un mercato del lavoro che se non è in salute è in ogni caso più dinamico.
Nel mese di dicembre le imprese hanno presentato 42,5 milioni di richieste di cassa integrazione, il 18,7 per cento in meno rispetto a novembre. Entrando nel merito e analizzando le varie forme di questo ammortizzatore sociale, a registrare il calo più forte sono state le ore concesse per la cassa integrazione in deroga, diminuite dell’80 per cento. La situazione è un po’ diversa per le altre due tipologie: quella ordinaria e quella straordinaria. La percentuale è sempre col segno meno, quindi positiva, ma meno significativa. Nel primo caso, facendo un confronto con novembre, le domande sono addirittura aumentate, tuttavia il calo annuale complessivo si è attestato intorno al 28 per cento. Un bilancio praticamente identico per la cig straordinaria (29,2): a novembre, però, le richieste sono scese del 25,9 per cento.
In picchiata, sempre secondo i numeri comunicati dall’Inps, anche le domande di indennità di disoccupazione. Cioè le domande che provengono dalle persone rimaste senza lavoro. A novembre sono state 190.407, quasi 62mila in più guardando a ottobre. Quasi due milioni, nei primi undici mesi del 2015: prendendo lo stesso intervallo di tempo, del 2014, erano state 2,26 milioni.
Marta Latini