L’Inps, il principale ente previdenziale del sistema pensionistico italiano, ha registrato nei primi tre mesi del 2023 una diminuzione del 17% dei licenziamenti per ragioni economiche e del 4,7% delle dimissioni volontarie in relazione allo stesso periodo del 2022.
Queste percentuali sono calcolabili a partire dai dati pubblicati dall’Osservatorio sul precariato dell’Inps e riportati dall’Ansa, secondo cui, rispetto al primo trimestre del 2022, 23.941 persone in meno hanno perso il proprio lavoro rispetto, mentre 23.972 cittadini in più lo hanno lasciato deliberatamente.
Nel complesso, per quanto riguarda l’inizio di quest’anno, l’Istituito nazionale della previdenza sociale ha registrato un saldo positivo tra nuove assunzioni (1.908.436) e rapporti di lavoro cessati (1.497.749).