Aumentano le assunzioni, calano i licenziamenti rispetto al periodo pre pandemia, ma sempre più persone decidono di lasciare il lavoro. Questo è quanto emerge dall’ultimo report pubblicato dall’osservatorio Inps sul precariato riguardante il 2022.

Assunzioni+441.242 è il saldo positivo dell’anno passato riguardo al rapporto tra attivazione e cessazione dei contratti di lavori, un aumento del 150% rispetto ai dati pre pandemia. Sono 8 milioni le nuove assunzioni, quasi un milione in più del 2019. Per contratto di lavoro si intendono quelli a tempo indeterminato, in crescita rispetto al 2021, quelli di apprendistato, gli stagionali e gli intermittenti.
In lieve aumento rispetto ai valori pre pandemici anche i rapporti dcessati: rispetto ai 7 milioni del 2019, è avvenuto un aumento dell’8,6% (7.617.318).

Licenziamenti – I contratti terminati per decisione del datore lavoro, i licenziamenti economici, nel 2022 sono stati 377.423. Rispetto al 2021 sono aumentati del 41%, ma solo perché fino al giugno di quell’anno era ancora in vigore il blocco dei licenziamenti a causa dell’emergenza sanitaria ed economica. Se si prende in esame il 2019, per questa tipologia di cessazione di contratto si registra un calo del 25%.

Dimissioni – È in continuo aumento il numero di lavoratori che scelgono di lasciare il posto di lavoro: sono un milione e 200mila e, rispetto all’anno scorso, si è registrato un aumento del 9,74%. Se si considera il periodo pre pandemico il dato sale al 24%.