prestiti-banca-impreseLa crisi non colpisce la speranza dei consumatori nell’economia. A dirlo è l’Istat che a marzo 2014 registra un significativo incremento della fiducia degli italiani nella ripresa. L’Istituto rivela come l’indice sia salito dal 97,7 di febbraio al 101,7 del mese successivo (con base di riferimento 2005=100): la componente economica è aumentata dal 96,9 al 107,6, mentre quella personale, che riguarda la situazione familiare, mostra un miglioramento contenuto.
Si tratta del primo dato sul clima tra i consumatori dopo l’insediamento del governo di Matteo Renzi: il valore più alto rilevato da giugno 2011 e il primo a superare la soglia “100” da settembre del 2013.
Lo scatto in avanti risente delle attese sulla situazione economica del Paese e sul fronte occupazione.
La fiducia è al lungo periodo: a progredire è principalmente la componente relativa al futuro (da 99,1 a 105,5), invece è più ridimensionato il passo in avanti compiuto dal clima corrente, legato all’attualità (da 96,7 a 97,9).
L’Istituto di statistica definisce la fiducia sulla base di «nove domande ritenute maggiormente idonee per valutare l’ottimismo/pessimismo dei consumatori»: giudizi e attese sulla situazione economica dell’Italia e delle famiglia, sulla disoccupazione, sulle opportunità attuali e possibilità future del risparmio, sugli acquisti di beni durevoli e sul bilancio dei nuclei.
Silvia Morosi