carrelloNel 2013 l’inflazione ha toccato il livello più basso dal 2009: il tasso medio annuo per il 2013 è stato dell’1,2 per cento, due volte e mezzo inferiore rispetto al 3,0 per cento registrato nel 2012. Il dato è stato diffuso dall’Istat e non fa che testimoniare la difficile situazione economica generale e la crisi negli acquisti delle famiglie. A dicembre il tasso d’inflazione su base annua è stato dello 0,7 per cento, il più basso da quattro anni precisi. Mentre su base mensile c’è stato un aumento, pari allo 0,2 per cento.

“La dinamica dei prezzi al consumo nel 2013 riflette principalmente gli effetti della debolezza delle pressioni dal lato dei costi e quelli dell’intensa e prolungata contrazione della spesa per consumi delle famiglie”. Così l’Istat ha spiegato il forte rallentamento dell’inflazione. A dicembre il prezzo del “carrello della spesa” è però salito dello 0,5 per cento rispetto a novembre e dell’1,2 su base annua.

In alcune città della penisola, come Palermo e Venezia, si può addirittura parlare di “deflazione”, ossia di calo dei prezzi su base annua. Dal monitoraggio dell’Istat sulle città capoluogo di Regione, emerge infatti come nel capoluogo veneto e in quello siciliano i prezzi al consumo si siano ridotti a dicembre dello 0,1 per cento rispetto all’anno precedente. Il tasso è appena sotto lo zero ma resta un segnale quasi storico.

L’inflazione è calata bruscamente per effetto del crollo dei consumi delle famiglie nel 2013, con più di due italiani su tre (68 per cento) che hanno ridotto la spesa o rimandato l’acquisto di capi d’abbigliamento e oltre la metà (53 per cento) che ha detto addio a viaggi e vacanze e ai beni tecnologici e molto altro ancora. È quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixè in riferimento ai dati Istat. A provocare il calo dell’inflazione è la recessione che ha fatto scendere i consumi in Italia del 9 per cento negli ultimi 5 anni, tanto da toccare nel 2013 il livello più basso dal 1997. La situazione economica generale del Paese – precisa la Coldiretti – si riflette sul potere di acquisto delle famiglie e quindi sull’andamento dei consumi.

Anna Lesnevskaya