Presentando i dati del 2023, Istat ha evidenziato che il fatturato dell’industria, al netto degli effetti di calendario, è diminuito dello 0,5% rispetto al 2022. A fronte di un aumento delle vendite verso i clienti esteri, sono calate invece quelle nel mercato interno (-1,1%). «I dati dimostrano ancora una volta come il caro prezzi abbia effetti negativi su tutti gli indicatori, dall’industria al commercio, e impatti sulla salute della nostra economia», ha commentato il Codacons, «resta da sperare che il 2024 e la frenata dell’inflazione registrata negli ultimi mesi possano aiutare l’industria a ripartire definitivamente». Si mantiene in positivo, invece, l’indice del fatturato 2023 di imprese e servizi che, tuttavia, con un +3,9%, rallenta rispetto ai due anni precedenti. Al suo interno resta però una forte differenza tra i settori: mentre continuano a crescere il turismo e il commercio di autoveicoli, calano le attività di magazzinaggio e quelle di supporto ai trasporti.