Lo zenzero, l’hoverboard, i frutti di bosco e la bici elettrica. Sono questi alcuni dei nuovi beni inseriti nel paniere Istat 2019, l’elenco dei prodotti che ogni anno fotografa i consumi degli italiani per la rilevazione dell’inflazione. Rispetto allo scorso anno, tra i prodotti tecnologici entrano cuffie con microfono e web tv, mentre escono CD e DVD vergini.  Addio anche alle lampadine a risparmio energetico, sostituite da quelle a Led.

Il nuovo paniere di riferimento – Le entrate e le uscite dal nuovo “bilanciere” sono elencate nel rapporto “Anno 2019, gli indici dei prezzi al consumo” stilato dall’Istat: l’aggiornamento del paniere, oltre a calcolare l’aumento dei prezzi, serve anche a rilevare le trasformazioni nelle abitudini di consumo e di spesa dei cittadini italiani. L’ingresso di bici elettrica, scooter sharing e hoverboard (lo skateboard a due ruote molto amato dai bambini) fotografa una propensione degli italiani alla mobilità sostenibile e a prodotti sempre più tecnologici come le cuffie con microfono e le smart tv. Inoltre quest’anno l’istituto nazionale di statistica ha anche apportato alcuni aggiustamenti a beni che erano già presenti nell’elenco di riferimento: entrano il tavolo, la sedia e i mobili da esterno per l’arredamento da giardino, i pannoloni e la traversa salvaletto tra i prodotti sanitari e i prezzi dell’Energia elettrica del mercato libero. La rilevazione annuale viene fatta per calcolare i due indici principali relativi all’inflazione: il Nic per l’intera collettività nazionale e il Foi per le famiglie di lavoratori dipendenti. Il rapporto dell’Istituto di Statistica mette in evidenza come nel paniere di quest’anno siano stati inseriti 1.507 prodotti elementari (erano 1.489 nel 2018), raggruppati in 922 tipologie di beni a loro volta divisi in 407 aggregati.

Polemica sui trasporti– L’aggiornamento del paniere Istat non è piaciuto del tutto al Codacons, il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti di utenti e consumatori. «Destano enormi perplessità le modifiche dei pesi operate dell’istituto di statistica – ha scritto il presidente Carlo Rienzi in un comunicato –. Riteniamo assolutamente incomprensibile la riduzione di peso per il comparto ‘Trasporti’, una voce che incide pesantemente sui bilanci familiari e che nel 2018 ha avuto effetti pesanti per le tasche dei cittadini». Per questo, si legge nel comunicato, il Codacons ritiene «del tutto sbagliato» ridurre il peso «per una voce in costante crescita e che incide pesantemente sulla spesa mensile delle famiglie». L’associazione dei consumatori, invece, ha accolto positivamente l’ingresso nel paniere dell’Energia del mercato libero.

I casi più curiosi degli ultimi anni – Negli ultimi anni l’Istat ha inserito nel paniere molti nuovi beni, alcuni spesso curiosi anche se in linea con i consumi quotidiani degli italiani. Nel 2014 era entrato il formaggio grattugiato in confezione, un anno dopo la birra analcolica e le bevande al distributore automatico. Il 2016 invece è stato l’anno di tatuaggi, pantalone corto da uomo (i cosiddetti “bermuda”) e degli affitti per gli alloggi universitari mentre il 2017 quello dei centrifugati di frutta venduti al bar. Infine l’anno scorso l’Istat aveva inserito l’avocado, il mango e i robot aspirapolvere. Negli ultimi cinque anni invece sono stati eliminati i tailleur, i vagoni letto e il canone Rai.