La firma ufficiale dell’accordo tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e Lufthansa ha sancito l’ingresso del colosso tedesco nel capitale della compagnia italiana con una quota iniziale del 41%, in cambio di un investimento di 325 milioni di euro. Questo rappresenta il primo passo verso l’acquisizione totale di Ita da parte di Lufthansa, prevista entro il 2033 con un investimento complessivo di 830 milioni di euro.

Le tappe della fusione – Per dare il via libera all’operazione, la Commissione Europea aveva imposto una serie di misure per garantire che l’ingresso di Lufthansa in Ita non porti a una riduzione della concorrenza su tratte strategiche. Tra le condizioni, le due compagnie hanno dovuto cedere slot aeroportuali negli scali di Milano Linate e Roma Fiumicino. Gli slot sono spazi temporali assegnati per il decollo e l’atterraggio, e la loro cessione è stata richiesta per favorire l’ingresso o il rafforzamento di altri operatori su rotte importanti, mantenendo un mercato competitivo. Lufthansa ha poi concordato con concorrenti come Air France-KLM e il gruppo IAG (International Airlines Group), nato dalla fusione di British Airways e Iberia, condizioni che garantiscono la competizione sulle tratte tra Italia, Parigi e Londra, che sono tra le più trafficate e strategiche in Europa. Questi accordi riguardano, ad esempio, la possibilità per i passeggeri di avere un’ampia scelta di collegamenti attraverso aeroporti come Charles de Gaulle (Parigi) e Heathrow (Londra).

Il nuovo Cda – Sarà convocata un’assemblea straordinaria per nominare un nuovo Consiglio di amministrazione di Ita, che passerà da tre a cinque membri. Joerg Eberhart, attualmente responsabile delle strategie di Lufthansa, è il candidato più accreditato per il ruolo di amministratore delegato. Attraverso l’integrazione con la compagnia aerea tedesca, Ita potrà beneficiare di economie di scala, e quindi di costi minori: questo grazie all’aumento dei guadagni dovuto alla vendita di più prodotti, e a sinergie commerciali mediante la fusione della somma dei loro risultati individuali, migliorando la sua competitività a livello internazionale.

Lavoro e prospettive in Italia – Mentre Lufthansa annuncia un ambizioso piano di assunzioni con 10.000 nuovi posti di lavoro nel 2025, l’Italia si trova ad affrontare ancora il nodo dei 2.118 ex lavoratori di Alitalia, la cui cassa integrazione è stata prorogata fino a ottobre 2025. La speranza è che l’espansione del gruppo Lufthansa possa generare nuove opportunità anche per i lavoratori italiani. L’operazione Ita-Lufthansa non rappresenta solo un’occasione di rilancio per la compagnia italiana, ma anche un significativo passo avanti per il consolidamento del settore aereo europeo. Con l’accesso alle risorse e alla rete di Lufthansa, Ita punta a diventare un attore competitivo nel panorama globale, affrontando con rinnovata forza le sfide del mercato internazionale.