Un fallimento di Cipro può contagiare l’Eurozona? Risposta affermativa per Wolfgang Schaeuble, ministro delle Finanze, che il 18 aprile ha parlato al parlamento federale tedesco. Per l’esponente del governo Merkel un’insolvenza della piccola isola “metterebbe a rischio anche Paesi come Spagna e Italia”, aggiungendo che in questi Stati “non c’è strada alternativa” alle riforme nell’ottica crescita-austerity.

Dall’Italia la smentita non si è fatta attendere. Corrado Passera, ministro dello Sviluppo Economico, a Radio 24 ha frenato sulle possibili conseguenze di un default cipriota: “Diamo il senso della misura alle cose: già ci siamo fatti mettere nell’angolo da un Paese che rappresenta il 2 per cento dell’Europa e siamo riusciti a fare un casino del diavolo non avendolo affrontato nel modo e nel momento giusto. Adesso non rifacciamolo con un micro-problema come quello di Cipro”.

Per quanto riguarda la crescita in Italia, Passera ha precisato che “Il prerequisito era di essere sostenibili dal punto vista dei conti, e questo è stato assicurato”. I risultati per il ministro del governo Monti arriveranno nel tempo. “Affrontare con più di 10 anni di ritardo riforme che sono alla base della competitività di un Paese non è che porta esiti da un giorno all’altro, ma le cose che abbiamo fatto sono tutte orientare a creare più capacità di crescita”.

Andrea Zitelli