Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi

Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi

“Per chi sbaglia non ci sono scappatoie”. Così il 27 novembre il presidente del Consiglio Matteo Renzi è tornato a parlare di evasione fiscale, nel suo discorso per l’inizio dell’anno accademico della scuola di polizia tributaria di Ostia. Occasione questa che il Premier ha sfruttato per insistere sui temi più importanti degli ultimi giorni. E ha definito impressionanti i 91 miliardi evasi in Italia. Un dato preoccupante perchè pari a circa sei punti di Pil. È una lotta “sacrosanta” , come l’ha definita Renzi, da combattere per far rispettare il Fisco. La soluzione: procedure più semplici, chiare, che scoraggino i furbi. “La semplicità – dice il premier – è il presupposto per il contrasto alla criminalità”. Nel progetto di riforma le strutture pubbliche diventeranno un aiuto per i cittadini, non dei controllori, portando a una graduale riduzione della burocrazia.

Un altro punto su cui il leader del Pd ha voluto insistere è il Jobs Act. “Al termine della riforma avremo meno alibi e non meno diritti”, ha spiegato. La nuova legge del lavoro dopo la prima approvazione alla Camera, senza il voto della minoranza Pd, torna al Senato che voterà il 2 dicembre. I punti principali della riforma, secondo Renzi, sono quelli che daranno una vera tutela ai lavoratori. Prediligere il contratto a tempo indeterminato con tutele crescenti per gli assunti e inserire un compenso orario minimo per il lavoro subordinato sono alcuni deigli aspetti intoccabili del progetto. Nascerà inoltre l’Agenzia nazionale per l’occupazione e sono previsti interventi legislativi per favorire le mamme.

Ma mentre il Jobs Act aspetta il parere del Senato, Giovanna Camusso, segretario generale della Cgil afferma: “Utilizzeremo tutti gli strumenti a nostra disposizione per fermarlo”.

Federica Villa