Passeggeri bloccati in aeroporto

Rimanere bloccati in aeroporto non sarà più un dramma. La Corte di giustizia europea ha stabilito che le compagnie aeree avranno l’obbligo di prestare assistenza ai passeggeri rimasti a terra per ore a causa di circostanze eccezionali, come fu l’eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokull nell’aprile 2010. Nel caso che questo obbligo non venga rispettato – continua la Corte – i viaggiatori potranno ottenere il rimborso delle somme “necessarie, appropriate e ragionevoli”. Risarcimento che dovrà essere valutato dai giudici nazionali.

Lussemburgo sottolinea che il regolamento “non prevede alcuna limitazione né di natura temporale né di natura pecuniaria” a questo dovere. Di conseguenza, “il complesso degli obblighi di assistenza ai passeggeri grava sul vettore aereo per tutto il periodo durante il quale i passeggeri in questione devono attendere di poter proseguire il viaggio”. Assistenza che per i giudici europei risulterà ancora più importante nel caso di una prolungata impossibilità di partire tanto che sarà “necessario assicurarsi che il passeggero abbia accesso ai prodotti e ai servizi di prima necessità, per tutta la durata dell’attesa”.

La sentenza arriva dopo una richiesta di rimborso a Ryanair di una passeggera del volo Faro (Portogallo)-Dublino (Irlanda) che rimase bloccata dal 17 al 24 aprile dopo l’eruzione del vulcano e che spese 1.130 euro tra pasti, bevande, hotel e trasporti.

Andrea Zitelli