Ancora una volta Milano si prepara a diventare passerella per i più grandi brand di moda del mondo. La Fashion Week Donna, dal 18 al 24 febbraio, torna a riempire la capitale italiana del fashion di curiosi, appassionati e addetti ai lavori. Passione per lo stile, ma anche un grosso giro d’affari che sembra non volersi arrestare: 80 miliardi è la cifra di crescita della moda italiana stimata per il 2021.

Dati e cifre in crescita –  I dati diffusi dall’Area Studi di Mediobanca per il triennio 2019-2020 raccontano di un periodo d’oro in cui il sistema moda continuerà a crescere dell’8%, con un ritmo due volte più veloce rispetto alle previsioni delle singole categorie di settore. Una solidità importante che ha avuto nel 2015 una notevole impennata (+9,4%) e che, nonostante abbia rallentato negli anni successivi, non è mai stata inferiore al più 3,4% annuo. Sistema Moda vuol dire da sempre anche occupazione: sono 366mila gli addetti nel 2018, con una crescita in percentuale del 14% rispetto al 2014. Un settore che attualmente rappresenta l’1,2% del Pil nazionale e che è cresciuto di un punto percentuale rispetto all’1,1% del 2014.

Abiti e gioielli le due miniere d’oro Tra i settori di categoria è l’abbigliamento a spiccare su tutti. Da solo determina ben il 42,6% dei ricavi, in cima anche a pelletteria (23,1%) e occhialeria (15,6%). I gioielli invece non solo sono la miniera d’oro della crescita media annua nel 2014-2018, con il più 10,9% di guadagni, ma si collocano in vetta alla classifica dei settori che riescono a garantire più lavoro con una crescita di occupazione del più 32,7% rispetto al 2014.

L’Italia top list – Lo studio Mediobanca ha individuato 46 grandi gruppi europei della moda che nel 2018 hanno fatturato un totale di 251,5 miliardi. Nella lista è l’Italia ad ottenere la maggiore presenza di aziende a livello numerico con 14 big, oltre alle 173 società di alta moda che hanno raggiunto i 100 milioni di fatturato. È sui guadagni che invece viene spodestata dalla Francia con il 34,6% di giro d’affari, seguita da Germania, Spagna e Regno Unito. Tra le cause principali del calo la scelta di Luxottica di unirsi alla francese Essilor con base a Parigi.

Il web carta vincente – Il segreto della crescita attuale della moda italiana è l’online. Gli studi riportano dati importanti riguardo due concetti fondamentali per l’utilizzo commerciale di Internet e in particolare dei social: visibilità e reputazione. I 559 brand italiani delle 173 aziende di alta moda con fatturato sopra 100 milioni nel 2018 sono stati cercati su Internet circa 300 milioni di volte al mese, con 57 marchi che hanno superato il milione di ricerche. Nel mondo dell’economia digitale il numero di click spesso si riflette nella crescita della domanda che nel caso delle aziende italiane aumenterà con una stima di circa 1,7 miliardi in due anni. Germania e Stati Uniti sono i Paesi che puntato di più sulla ricerca e sull’acquisto online del fashion italiano, seguiti da Cina e Russia.