“I ristoranti sono pieni”. Sembrano passati secoli, ma lo diceva Silvio Berlusconi meno di due anni fa. Fu la frase simbolo di una crisi sottovalutata. L’ex Presidente del Consiglio voleva dire che, anche se l’Italia è indebitata, i cittadini italiani vivono nel benessere. Dati Eurostat 2012 alla mano, emerge il contrario: il Pil pro capite è inferiore del 10 per cento rispetto alla media dell’Eurozona.
Se confrontiamo il potere d’acquisto dell’Italia con l’Europa a 27, il Paese più ricco è ancora il Lussemburgo, con un Pil pro capite che supera di due volte e mezzo rispetto quella media. Quello più povero è la Bulgaria (meno della metà della media). La Germania è venti punti sopra. La Francia invece è allineata con i Paesi dell’unione monetaria. Come prevedibile, in fondo alla classifica dell’Eurozona ci sono Grecia e Portogallo.
Vincenzo Scagliarini