Sull’andamento dell’economia mondiale Christine Lagarde è ottimista. Con moderazione. La presidente della Banca centrale europea, parlando davanti alla commissione economica del Parlamento di di Bruxelles, ha definito «modesto» lo slancio della crescita e «resiliente» l’economia dell’Eurozona, anche se a livello globale l’impatto del coronavirus e la nuova tensione sui mercati americani e cinesi potrebbero diventare una “rinnovata fonte di preoccupazione”.
Il discorso – Le incertezze a livello planetario «restano elevate», ha sottolineato Lagarde. Per questi motivi “l’economia della zona euro continua a richiedere il supporto della nostra politica monetaria, che fornisce uno scudo dai venti contrari globali. Allo stesso tempo, continuiamo a monitorare da vicino i potenziali effetti collaterali delle nostre misure”. In altre parole, la leader della Bce non intende sconfessare le politiche del suo pr5edecessore Mario Draghi. La Bce tiene sempre sotto osservazione la situazione economica continentale, stretta tra Cina e Stati Uniti, con un occhio alla situazione finanziaria e ai suoi riflessi su imprese e famiglie. «Secondo gli ultimi dati, i tassi di prestito per le imprese e le famiglie sono quasi 10 punti base inferiori rispetto a un anno fa, mentre per gli acquisti di case sono quasi 40 punti base più bassi e vicini ai minimi storici» continua Lagarde. La presidente ha anche sottolineato uno degli obiettivi del suo mandato: cercare di rafforzare il “ponte” con il pubblico, migliorare la comunicazione senza focalizzarsi solo sui mercati. “Se il nostro linguaggio non è accessibile la nostra politica sarà meno efficace» ha aggiunto. All’ordine del giorno anche una riflessione sulla sostenibilità ambientale. La Bce, ha affermato Lagarde: “può contribuire al progetto Green deal, va tenuto in considerazione quando pensiamo alla stabilità dei prezzi”.
Le incertezze – «Il coronavirus è ovviamente motivo di preoccupazione», ha affermato Lagarde, perché al momento non ci sono ancora gli elementi per misurare le conseguenze economiche della diffusione del virus e perché, ha spiegato «non si sa a quale velocità si potrebbe propagare o arrestare». In casi precedenti simili a questi, come per la Sars, l’ex presidente del Fondo Monetario Internazionale (Fmi) ha chiarito che l’economia subisce uno shock e la crescita rallenta ma con il regredire dell’epidemia poi tutto «riparte con forza». Nonostante la nube di preoccupazione mondiale per il virus che negli ultimi giorni ha fortemente influito sulle borse internazionali il discorso della numero uno della Bce è parso rassicurante, anche nella sua parte di politica monetaria.
Gli effetti – Le borse europee hanno infatti reagito in rialzo e i mercati hanno risentito positivamente la decisione della Cina di dimezzare i dazi sull’import di oltre 1600 beni americani per una cifra pari a 75 miliardi di dollari. Salgono Milano (+0,7%), Parigi (+0,6%), Francoforte e Madrid (+0,5%). Anche le borse asiatiche hanno chiuso in forte rialzo, tra gli investitori c’è ottimismo per una soluzione della crisi generata dalla diffusione del virus. Tokyo ha chiuso in progresso del 2,38%, Shanghai dell’1,5%, Shenzen del 2,5% e Hong Kong del 2,6%.