Carlo Sangalli, Presidente di Confcommercio (mb.camcom.it)

“Fate presto”. La parola d’ordine è sempre la stessa, per tutti. A pronunciarla mercoledì mattina è stato Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, che lancia il suo appello al governo: “Occorre fare presto per evitare di distruggere ogni potenzialità di ripresa”.

L’occasione per l’ennesimo grido d’allarme dell’economia italiana è l’ultimo rapporto Istat sull’andamento del Pil. Secondo l’istituto statistico, “le previsioni di un calo dell’1,7% per il 2013” sono cofermate, facendo delll’attuale fase recessiva una “tra le più gravi e lunghe che la nostra economia abbia mai sperimentato”. Sangalli chiede all’esecutivo guidato da Enrico Letta di attuare misure per rilanciare la domanda interna e dare prospettive di ripartenza e di crescita all’economia reale del Paese.

“Una realtà”, ha aggiunto Sangalli, “stremata dalla settima riduzione consecutiva del Pil, il dato più negativo dal 1990, che ha portato ad una consistente contrazione della ricchezza”, tale da riportare il Pil attuale sui livelli del 2000.

Secondo Sangalli, sono quattro i grandi nodi “arcinoti” da affrontare: “Pressione fiscale alle stelle, credito bancario rilasciato con il contagocce, mancati pagamenti da parte della Pubblica amministrazione e adempimenti burocratici e fiscali complessi e costosi”.

Carlo Marsilli