Era da quarant’anni che in Italia non c’erano così tanti occupati: 23 milioni e 183mila, il dato più alto dal 1977.  Lo scrive l’istat, che ha pubblicato martedì 9 gennaio il rapporto mensile sull’occupazione in Italia. A novembre 2017 il tasso di disoccupazione è sceso all’11%, dall’11,1% di ottobre. Un misero 0,1% si dirà, ma non accadeva da sei anni. Solo nel settembre del 2012 il tasso era stato più basso: 10,19%. Rispetto allo stesso periodo nel 2016 almeno 345.000 persone in più hanno ottenuto un lavoro.

Anche i giovani sorridono. Sempre a novembre il tasso di disoccupazione tra i 15 e i 24 anni è sceso al 32,7%, meno 1,3 punti percentuali rispetto a ottobre. Se guardiamo a un anno fa il calo è del 7,2%. Numeri incoraggianti per il terzo paese dell’Unione europea con più giovani disoccupati dopo Grecia e Spagna (Eurostat) ma ancora troppo alti. Anche perché guardando bene il rapporto dell’Istat si nota come gli over50 abbiano trovalto tre volte più lavoro rispetto ai 15-24enni: 396mila contro 110mila. Una fascia sempre più a rischio invece è quella dei 25-49enni. Per loro non solo non aumenta il numero di occupati, ma diminuisce:-161mila. Se guardiamo al numero complessivo i disoccupati sono ancora tanti, almeno 2 milioni e 855mila, quasi quanto tutti gli abitanti di Liguria e Trentino Alto Adige messi insieme.

Dal 1977 non c’erano così tanti occupati, dicevamo, ma il numero non va guardato in termini assoluti. Analizzando meglio i dati dell’Istat si nota che il tasso di occupazione medio è fermo al 58,4%, mezzo punto in meno rispetto al 2008, l’anno in cui è iniziata la crisi economica dalla quale, a fatica, stiamo uscendo. È vero, ci sono più occupati di quarant’anni fa; ma non sono così tanti se messi in relazione con la popolazione di oggi (aumentata di 11 milioni). La forbice tra il tasso di occupazione maschile e femminile è ancora molto alto: +18% ma c’è un lato positivo: quello femminile è al 49,2%, il livello più alto di sempre.

«Con i dati ISTAT di oggi si realizza un risultato storico. Il milione di posti di lavoro è ciò che fa notizia perché qualcuno lo aveva promesso invano, noi lo abbiamo realizzato davvero. Perché questi dati sono ufficiali ISTAT e nessuna fake news può dire il contrario» ha scritto il segretario del Partito Democratico Matteo Renzi in un post sul suo profilo Facebook. Dopo aver commentato il dato dell’Istat, l’ex presidente del Consiglio ha attaccato il movimento cinque stelle, che nel suo programma elettorale ha promesso il reddito di cittadinanza: «Altro che sussidi, altro che reddito di cittadinanza, altro che assistenzialismo: noi siamo per lavoro, lavoro, lavoro»