“Parigi val bene una messa” disse Enrico IV nel 1593 prima di convertirsi al cattolicesimo pur di essere incoronato re. Il significato della frase è che: un grande obiettivo giustifica un piccolo sacrificio. Chissà se sarà lo stesso per Shein e Temu dopo che proprio la Francia ha richiesto di introdurre una tassa sulle importazioni dei piccoli pacchi (dal valore inferiore ai 150€). Si tratterebbe di una tassa di 2€ e per ora è solo una proposta, al vaglio però della Commissione europea.

Non è una tassa –  «Non la descriverei come una tassa, bensì come un modo per compensare i costi di gestione. Parliamo di 2 euro per pacco, pagati dalla piattaforma stessa», ha commentato il commissario europeo per il Commercio, Maroš Sefcovic. La tassa, se introdotta, sarà applicata alle vendite dirette al consumatore, mentre per i prodotti diretti nei magazzini europei verrà ridotta a 50 centesimi. I proventi ricavati con questa nuova tariffa non serviranno solo a sostenere i costi di gestione delle dogane, ma una parte sarà destinata al bilancio comunitario, il documento contabile che definisce spese e ricavi dell’Unione europea. Qualche mese fa gli Stati Uniti hanno abolito la soglia “de minimis” con cui esentavano dalle tassazioni doganali i pacchi dal valore inferiore a 800 dollari.

Come funziona oggi – I prodotti sotto i 150€ di valore sono esenti dai dazi doganali europei. Una regolamentazione che l’Ue sta tentando di cambiare. A febbraio 2025, la Commissione europea aveva già richiesto l’abolizione dell’esenzione, citando i rischi dovuti all’importazione di possibili prodotti pericolosi e l’inquinamento ambientale causato da questo traffico intensivo.

Chi ne risente – Anche questa ipotesi di una tassa di 2€ sarebbe un chiaro segnale contro le importazioni a basso costo che minacciano la sicurezza dei consumatori e la competitività delle imprese europee. La tassa potrebbe entrare in vigore nel 2026, ma non ci sono conferme dalla Commissione europea. Il mercato delle importazioni smuove grandi numeri, basti pensare che lo scorso anno sono stati circa 4,6 miliardi i piccoli pacchi importati in Europa, quasi 145 ogni secondo. Di questi il 91% arriva proprio dalla Cina. Un traffico in costante aumento grazie anche alla popolarità di siti come Shein, Temu e AliExpress. Secondo Oxford Economics, Shein ha influito sul Pil italiano per 302 milioni di euro nel 2023. Mentre Temu, sempre nel 2023, ha fatturato circa 50 miliardi di euro in Europa.