Non si placano le polemiche dell’opposizione sulla nuova manovra di bilancio, bloccata ora alla Camera. Nella giornata di oggi, 16 dicembre, è prevista una maratona per averne al più presto l’approvazione, che dovrebbe avvenire entro domani, ma il sogno della presidente del Consiglio Giorgia Meloni di avere anche quella del Senato entro Natale sembra infatti essere destinato a rimanere tale. I gruppi minoranza, eccezion fatta per Azione, hanno inviato una lettera al presidente della Camera Lorenzo Fontana chiedendo di bloccare gli ultimi emendamenti presentati dall’esecutivo, che spacchettavano in sostanza il maxi-emendamento proposto dal governo. Anche la successiva divisione in sei parti non ha trovato il semaforo verde dell’opposizione, che ne ha giudicato negativamente i tempi e i contenuti.

Per i politici – Alla Camera si discuterà la proposta di equiparare gli stipendi dei ministri, viceministri e sottosegretari non parlamentari a chi invece è stato eletto alla Camera o al Senato. L’aumento, che sarebbe pari a circa 7300 euro mensili, ha suscitato forti perplessità da parte delle minoranze. Un altro punto che fa parte del maxi emendamento è quello contro le consulenze. Definito “norma anti Renzi” in memoria delle conferenze dell’ex presidente del consiglio a Riad dal principe saudita Mohammed Bin Salman, vieterebbe ai componenti del governo, ai parlamentari e ai presidenti di Regione di svolgere incarichi retribuiti (oltre i 50 mila euro lordi) in favore di soggetti pubblici o privati non aventi sede legale o operativa nell’UE.

Per i cittadini – Brutte notizie per i viaggiatori perché negli emendamenti proposti ci sarebbe l’aumento sia delle tasse sui voli aerei (nei 6 scali con più di 10 milioni di passeggeri l’anno) che sui pedaggi autostradali. I fondi sarebbero destinati ai Comuni per coprire opere di sviluppo, interventi di edilizia urbana e per le infrastrutture. Sul capitolo pensione minima, gli over 70 potrebbero vedere un aumento di 8 euro. Ci sarebbe anche una norma che riguarda le scuole paritarie: salirebbe da 800 a 1000 euro il tetto delle detrazioni per le spese sostenute dalle famiglie. Festeggia la Lega sulla flat tax, che incassa un’estensione al 15%. In materia sanitaria, borse di studio per gli specializzandi di area non medica (veterinari, odontoiatri, farmacisti, biologi, chimici, fisici e psicologi), che beneficeranno di un sostegno di 400 euro al mese pagato dalle Università, e tassazioni con un’aliquota agevolata del 5% per gli straordinari del personale infermieristico.

Per le imprese – Potrebbero arrivare importanti modifiche a favore delle imprese per far partire Transizione 5.0, progetto improntato sul digitale e sull’energia pulita. Buone notizie anche per il Mezzogiorno, che vedrà assicurato uno sgravio del 25% sui contributi dovuti per i lavoratori per le piccole e medie imprese (che hanno un massimo di 250 impiegati).